Bastano le prime note di una canzone ormai entrata nell’immaginario collettivo per sbloccare i ricordi dei magnifici Anni Novanta: la provincia, le musicassette, i negozi di vinili, un’atmosfera irrimediabilmente perduta ma di cui tutti abbiamo nostalgia (e chi nega mente). È su queste sensazioni che l’11 ottobre Hanno ucciso l’Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883, 8 episodi prodotti da Sky Studios e Groenlandia, approda su Sky, “storia di due nerd destinati all’insuccesso”, come ha dichiarato il regista Sydney Sibilia, 42enne sceneggiatore e produttore salernitano dietro film come Smetto quando voglio e Mixed by Erry, alla sua prima regia di una serie tv, che poi però aggiunge: “ma hanno sfidato il destino”. Sulle vicende di Max Pezzali e Mauro Repetto è stato detto e scritto tutto, inclusa la loro versione, Max nel 2013 con I cowboy non mollano mai e Repetto l’anno scorso, che confessa “Non ho ucciso l’Uomo ragno” in un memoir affascinante di chi ha avuto il coraggio di mollare tutto per inseguire i suoi sogni (che all’inizio assumono i connotati di una modella americana) e colmare i vuoti che nemmeno la fama è riuscita a riempire. Il progetto della serie è stato approvato da entrambi, riuniti nel 2022 sul palco dello stadio San Siro di Milano, prima di allontanarsi di nuovo. Elia Nuzzolo, 24 anni, nato a Prato, è Max Pezzali e nella serie canta anche: «Ho avuto un coach speciale, Ciro Caravano dei Neri per Caso». Matteo Oscar Giuggioli, 22 anni, di Milano, è invece Repetto: «È un personaggio caratterizzato da un’insoddisfazione di fondo. Mi sono calato così tanto nella parte che quei sentimenti ho cominciato a provarli anche io».
La rivincita della provincia: arriva la storia degli 883, diretta da Sydney Sibilia
Al lancio della serie Sky Original ha partecipato anche Pezzali, lo scorso giovedì a Milano, all’indomani dell’annuncio del mega raduno del 12 luglio 2025 all’Autodromo di Imola, mentre a dicembre partirà il tour nei palasport che prevede sette date a Roma dal 24 gennaio 2025 al 2 febbraio, tutte sold out: il Teatro Alcione per una notte è stato trasformato nel Celebrità della canzone del 1999. Repetto, giustamente, non è intervenuto: chi si aspettava diversamente ha compreso poco. Dopo aver lasciato lo show business, ha lavorato come animatore a Disneyland Paris e proprio l’11 ottobre darà il via da Pavia al tour teatrale Alla ricerca dell’Uomo Ragno.
La serie offre anche uno spaccato socioculturale dell’Italia degli Anni ’90: tra i personaggi omaggiati ci sono Maria De Filippi, che ancora non era diventata “Maria” e Fiorello. A prescindere da come andrà la prima stagione, che finisce nel 1992, Sky ha già avviato le lavorazioni per la seconda, che racconterà l’exploit. “Hanno ucciso l’Uomo Ragno è grande cinema come Dostoevskij dei fratelli D’Innocenzo, L’arte della gioia di Valeria Golino e M - Il figlio del secolo di Joe Wright”, dice Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia. Nella serie ci sono anche gli artefici del successo degli 883: Claudio Cecchetto, interpretato da Roberto Zibetti, e Pier Paolo Peroni, ovvero Edoardo Ferrario, rispettivamente produttore e produttore-manager, rimasti al fianco di Pezzali fino al 2022, quando il cantautore ha scelto di cambiare entourage beccandosi un ingrato da Cecchetto, che poi ha sottolineato: “i testi li scriveva Repetto”, in pratica già materiale per la terza serie. Intanto, Pezzali ha contribuito con i suoi ricordi e ha partecipato ad alcuni sopralluoghi nella sua Pavia commuovendosi alla ricostruzione della tavernetta dove da adolescente aveva costruito da solo il suo primo studio di registrazione, il luogo dove ha avuto inizio la 'leggendaria storia degli 883'. Nel primo episodio il timido e insicuro Max è in piena crisi da bocciatura, almeno finché non si ritrova come compagno di banco Mauro che, con il suo entusiasmo, gli dà il coraggio per iniziare a fare musica davvero. Ed è così che tutto ha inizio: “Da Pavia, dalla provincia, da una storia piccola che è diventata una leggenda: siamo eccitatissimi - conclude Hartmann - per il lancio di questa nostra nuova serie, che, per dirlo con le parole di Max, è 'bella vera'".