SACE: nuovo ufficio a Belgrado per sostenere le imprese italiane nei Balcani

- di: Daniele Minuti
 
SACE ha annunciato l'apertura di una nuova Casa delle Imprese a Belgrado, presso la Camera di Commercio Italo-Serba col supporto dell'Ambasciata d'Italia a Belgrado. In una cerimonia con la presenza dell’Amministratore Delegato di SACE Alessandra Ricci, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dell’Ambasciatore italiano a Belgrado Luca Gori, del Ministro per il Commercio serbo Tomislav Momirovic, del Presidente della Camera di Commercio Italo-Serba Annino De Venezia e della Chief International Business Officer di SACE Michal Ron.

SACE: nuovo ufficio a Belgrado per sostenere le imprese italiane nei Balcani

Con questa operazione, SACE mira a supportare il Made in Italy affiancando le imprese che esportano in Serbia e nei Balcani, dando loro strumenti, esperienza e competenze che la società può vantare. 

 

Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE, ha detto: "L’apertura del nuovo ufficio di SACE è il risultato dell’impegno costante del Gruppo, in linea con la nostra missione, per accompagnare le imprese che vogliono prendere la via dell’internazionalizzazione e accedere a nuovi mercati. Lo facciamo attraverso un network di relazioni, conoscenze e strumenti assicurativo-finanziari e grazie ad una rete interazionale che da oggi si arricchisce della nuova sede di Belgrado. Si tratta di un’iniziativa portata avanti insieme ad altri attori chiave del Sistema Paese, la Camera di Commercio Italo-Serba e l’Ambasciata d’Italia a Belgrado, e che testimonia l’obiettivo condiviso di supportare insieme la crescita delle imprese italiane in nuove geografie ricche di opportunità per il Made in Italy come la Serbia e i Balcani".

 

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha commentato: "La Serbia rappresenta una priorità del Governo italiano, non solo per gli importanti interessi economico-commerciali. Abbiamo rapporti politici profondi, forti sentimenti di amicizia che legano i nostri popoli, i nostri mercati sono reciprocamente spalancati. Le imprese italiane stanno facendo molto bene in questo vivace e giovane tessuto imprenditoriale: oltre 1.200 aziende nazionali o con quota di partecipazione italiana, che danno lavoro diretto a 34.300 persone, senza contare l’indotto. L’Italia in questo Paese significa il 4.5% del PIL, il secondo investitore dopo la Germania per numero e valore dei progetti. È evidente che accanto ad un tale sforzo, anche in termini di rinnovamento della nostra presenza imprenditoriale, si rende necessario consolidare la nostra presenza finanziaria istituzionale in Serbia. Ha iniziato Simest, con l’apertura del suo Ufficio lo scorso 28 giugno, oggi è il giorno di SACE, entro l’anno sarà la volta di Cassa Depositi e Prestiti".

 

Luca Gori, Ambasciatore d’Italia in Serbia, ha dichiarato: "Come annunciato dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, l’obiettivo dell’Italia è rinnovare la nostra presenza imprenditoriale in Serbia, puntando su settori innovativi ad alto contenuto tecnologico e dotandoci di adeguati strumenti finanziari.Con l’apertura del desk SACE, il Sistema Italia in Serbia potrà contare su un nuovo attore che contribuirà a dare ulteriore slancio al partenariato economico tra Roma e Belgrado. La presenza di SACE in Serbia – dopo l’apertura dell’Ufficio SIMEST lo scorso giugno -  rappresenta un altro seguito concreto del Business & Science Forum del marzo scorso".

 

Annino De Venezia, Presidente della Camera di Commercio Italo-Serba, ha concluso: "L'arrivo della SACE in Serbia è accolto con grande entusiasmo, poiché siamo convinti che contribuirà significativamente a rafforzare le relazioni commerciali tra i due paesi e a promuovere ulteriori iniziative per la crescita economica. La presenza di aziende italiane in Serbia è già un pilastro importante, ma vi è ancora un vasto potenziale di sviluppo. La Camera di Commercio Italo-Serba continuerà a collaborare con tutti gli interessati per massimizzare i benefici di questa nuova opportunità".

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