Regno Unito - Come sempre, la crisi ha colpito soprattutto le famiglie povere
- di: David Lewis
Potrebbe anche essere scontato dirlo, ma sembra chiaro che, quando si manifesta una crisi economica, i primi a pagarne le conseguenze sono i meno abbienti, le famiglie più povere che, semmai hanno dei risparmi sono abbastanza contenuti, hanno dovuto intaccarli per mantenere la vita in un ambito di quasi normalità.
Di certo c'è che la pandemia ha inciso soprattutto sulla quotidianità dei poveri che, secondo un calcolo statistico, hanno perso in media 4.500 sterline dall'inizio della crisi sanitaria. Oggi, a confortare quello che era un pensiero di molti, arriva un rapporto che indica che quelli con i redditi più bassi hanno sopportato il peso maggiore della crisi del costo della vita.
Regno Unito - Come sempre, la crisi ha colpito soprattutto le famiglie povere
Lo sostiene il think tank del National Institute of Economic and Social Research (NIESR) che, dopo avere evidenziato un drammatico calo del tenore di vita dopo la vittoria schiacciante delle elezioni di Boris Johnson quattro anni fa, oggi afferma che l’impennata dei costi per l’energia, il cibo e altri beni di prima necessità ha colpito più duramente i cittadini più colpiti.
Per la metà più povera delle famiglie britanniche, dice il rapporto, il tenore di vita quest’anno sarebbe inferiore fino al 20% rispetto al 2019-2020, tenendo conto dell’inflazione, e non tornerebbe ai livelli pre-pandemia fino al 2027.
Il rapporto arriva dopo il pagamento questa settimana dell’ultima rata del sostegno al costo della vita da parte del governo per 8 milioni di persone con benefici basati sul reddito, nell’ultimo di tre pagamenti del valore di 900 sterline in totale.
Ma, ha ammonito il NIESR, siamo ancora lontani dal aiutare realmente le famiglie, posto che l'erogazione dell'assegna da parte dello Stato rimane insufficiente per superare il duro colpo al tenore di vita inflitto quando l’allentamento delle restrizioni Covid e l’invasione russa dell’Ucraina hanno fatto aumentare l’inflazione al tasso più rapido degli ultimi quattro decenni.
Il think tank del National Institute of Economic and Social Research ha affermato che il tenore di vita del decimo delle famiglie più povere, dopo aver adeguato l’inflazione, è rimasto del 18% inferiore ai livelli del 2019-20 anche tenendo conto del sostegno del governo, provocando un colpo finanziario del valore di 4.500 sterline ai prezzi odierni.
In proporzione al loro budget, dice il rapporto, spendono molto di più in energia, cibo e alloggio rispetto alle famiglie più ricche, quindi hanno subito il peso maggiore della crisi.
Il rapporto giunge a distanza di pochi giorni dall'intervista che il primo ministro Rishi Sunak ha rilasciato alla BBC e nella quale ha affermato che il peso finanziario sulle famiglie stava ''iniziando ad allentarsi'', dopo un calo dell'inflazione da oltre il 10% di un anno fa al 4% di dicembre.
Nel suo ultimo controllo trimestrale sullo stato di salute dell’economia, il NIESR prevede che l’inflazione scenderà fino all’1,2% entro la primavera, il che potrebbe spingere la Banca d’Inghilterra a tagliare i tassi di interesse già a maggio.