In letteratura una delle cose da maneggiare con maggiore cura sono le saghe, racconti che si articolano su più romanzi e che dovrebbero presupporre di finire nelle mani di lettori, oltre che di buona memoria e attenti, soprattutto capaci di ricucire i fili di una trama che può anche essere complessa.
E' il caso della trilogia (presto potrebbe però arricchirsi di un quarto capitolo) che Larry McMurtry, lo scrittore texano morto nel 2021, ha dedicato a due ranger (o ex ranger, a seconda della scansione temporale dei romanzi), anche se sarebbe più giusto dire la dedica ha più destinatari.
La nostra biblioteca: il West e le sue storie, l'ultimo (forse) regalo di Larry McMurtry
Sinteticamente potremmo dire che il libro racconta il West, definizione, geograficamente parlando, abbastanza elastica (a ovest di cosa?). Forse sarebbe più corretto dire che lo scrittore ha voluto dedicare queste opera allo spirito, all'irrequietezza. alle ambizioni e alle speranze che animarono coloro che, a caccia di avventure o solo per disperazione, guardarono al grande West come ad una occasione di riscatto.
''Il cammino del morto'' della trilogia è il prequel, spiegando, dopo ''Lonesome Dove'' e ''Le strade di Laredo'', come i due protagonisti, Woodrow Call e Augustus McRae, erano da giovani, cosa li spinse (essenzialmente il bisogno di soldi) verso terre a quel tempo conosciute solo dai nativi americani o anche da banditi che non andavano certo per il sottile quando si trattava di decidere la sorte dei poveri sventurati che cadevano nelle loro mani.
Call e Gus, che abbiamo conosciuti da uomini maturi, ma non per questo capaci di resistere al richiamo dei loro sogni, in ''Il cammino del morto'' sono li troviamo poco più che ragazzi (19 anni), ma con già ben chiare le stimmate di cosa sarebbero diventati.
Alla ricerca della fortuna, più che di sé stessi, si imbarcano in un'avventura più grande di loro e si arruolano nei ranger, unendosi ad una male assortita pattuglia, al comando di un ufficiale che i gradi se li è auto-attribuiti, e cominciando a battere la frontiera americana, quella del Texas, per capirci. Un paesaggio ideale per stuzzicare la capacità di McMurtry di raccontare i luoghi che Call e Gus, assolutamente digiuni dei rudimenti della vita dei ranger, attraversano; scenari in cui i protagonisti sono, oltre all'imperizia dei protagonisti, soprattutto il vento, la sabbia, la pioggia, la natura.
Loro, i ranger, sono solo ospiti di un territorio di cui sono padroni gli altri, quelli da cui si devono difendere, gli indiani. A cominciare da Buffalo Hump, chiamato così per l'enorme gobba che gli orna la schiena, ma che non gli impedisce di correre come il vento, inseguendo la sua preda. Come impara a sua spese Gus, che rimedia una lancia nella gamba dopo avere improvvidamente abbandonato, solo per noia, il suo posto di guardia.
Buffalo Hump è un capo guerriero Comanche che tormenta Call e Gus, diventando per loro un incubo; l'altra faccia della moneta è un apache, Gomez, non meno feroce di lui, non meno caratterizzato al punto da diventare quasi un simbolo.
''Il cammino del morto'' (il nome è preso da un tratto impervio, lungo circa 200 chilometri, nel New Mexico) sorprendentemente non è un romanzo ''al maschile'' perché le donne ci sono ed hanno un ruolo importante. A cominciare da Clara che Gus incontra e che resterà l'amore della sua vita, per andare avanti con Mattie Roberts, la prostituta di 90 chili che accompagna la spedizione, quasi un simbolo mistico, una dea della fertilità, che fa ingresso spumeggiante nel romanzo nuda e tenendo per il collo una tartaruga azzannatrice, destinata a diventare un pasto. Poi c'è Lady Carey, la nobildonna inglese un tempo bellissima, che per molti è forse il migliore personaggio femminile mai creato dal romanziere.