Diciannove edizioni, un record di share da far invidia a qualsiasi show e un podio tutto al femminile: Ballando con le Stelle 2024 si chiude come una vera e propria festa. Ma qual è il segreto di un successo così duraturo? Milly Carlucci (nella foto), regina incontrastata del sabato sera, si è aperta in una lunga intervista ad Alan Friedman, ex concorrente del programma, rivelando curiosità, intuizioni e qualche retroscena inedito sullo show che ha segnato la storia della TV italiana.
Un’idea nata (quasi) per caso
Era il 2005 quando Milly Carlucci, in vacanza in Inghilterra, si imbatté in Strictly Come Dancing, un format che combinava celebrità e sfide di ballo. “Era un reboot di un vecchio programma di Carolyn Smith, ma con un twist geniale: mettere i Vip in gioco,” racconta la Carlucci. Tornata in Italia, propose l’idea alla Rai, ottenendo però un’accoglienza tiepida. “All’epoca dominavano i grandi show con il balletto a fare da contorno, quindi lo scetticismo era comprensibile,” ammette. Ma da quel primo esperimento di quattro puntate, Ballando con le Stelle ha costruito il suo impero.
Dietro le quinte: non solo paillettes e sorrisi
Milly descrive uno show che, lontano dalle luci della ribalta, è una vera e propria maratona fisica. “Abbiamo fisioterapisti, macchinari per la tecar e persino una convenzione con una clinica ortopedica,” scherza, sottolineando la serietà della preparazione dei concorrenti.
E a proposito di sfide, uno degli aneddoti più sorprendenti riguarda Diego Armando Maradona, ospite d’onore in una delle prime edizioni. “Era felicissimo, peccato che avesse omesso un piccolo dettaglio: il martedì doveva essere in Argentina per il suo programma televisivo!” racconta la conduttrice. Il risultato? Una routine folle di voli transoceanici che, dopo poche settimane, mise a rischio la sua salute. “Alla fine, abbiamo organizzato un’ultima puntata direttamente in Argentina. Era un impegno disumano, ma Diego non si è mai tirato indietro.”
Selvaggia, l’irriverenza necessaria
Impossibile parlare di Ballando senza citare Selvaggia Lucarelli, giudice dalla penna tagliente. “All’inizio era una giovane blogger con un’ironia pungente, e questo ci piaceva,” rivela Milly. “Ogni tanto ci vuole qualcuno che dica: ‘Non sei solo bello e bravo, ma qui hai sbagliato.’”
Mariotto e il mistero della sua assenza
Un grande punto interrogativo della finale di quest’anno è stata l’assenza di Guillermo Mariotto, storico volto dello show. Milly ha spiegato con delicatezza: “Ha attraversato un momento difficile, sia personale che di salute. Non è stata un’alzata di testa, ma una necessità. Lo aspettiamo a braccia aperte.”
Il segreto di un successo senza tempo
Per Milly Carlucci, il successo di Ballando sta nella sua capacità di trasformarsi in un classico: “La gente ti aspetta ogni anno, è diventato un appuntamento di famiglia.” Con una formula che combina tradizione e innovazione, lo show è ormai un pezzo di storia televisiva italiana. E, con Milly al timone, non sembra destinato a fermarsi.