Qualità della vita: Trento in pole position, Italia sempre più spaccata in due

- di: Barbara Leone
 
E’ un Paese sempre più spaccato in due quello che emerge dal 24esimo Rapporto sulla qualità della vita realizzato da Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni (Gruppo Generali). Con un Nord che dopo la pandemia ha evidentemente saputo reagire, ed un Sud che invece manifesta sempre più gravi sacche di disagio personale e sociale. A svettare sul podio della classifica annuale è Trento, che grazie agli eccellenti piazzamenti conquistati in quasi tutti gli ambiti considerati riguadagna la prima posizione che lo scorso anno era invece occupata dalla città di Parma.

Qualità della vita, Trento in pole position

Nessuna novità invece per l’ultimo posto, con Crotone che si conferma fanalino di coda come nell’edizione 2021. Tornando alle prime della classe, in seconda e terza posizione, salgono di un gradino rispetto alla scorsa edizione, rispettivamente, Bolzano e Bologna; Firenze scala due posti, conquistando il quarto posto mentre Milano resta stabile al quinto. Balzo in avanti per Siena, da 12esima a sesta classificata, mentre Parma (che come abbiamo detto era in pole position lo scorso anno) scivola addirittura alla settima posizione della classifica generale. Sul fronte opposto, gradino più gradino meno, è sempre la stessa triste musica.

Con Siracusa e Caltanissetta rispettivamente in penultima e terzultima posizione (mentre nella classifica dello scorso anno erano lievemente più su) ed una piccola risalita di Napoli, che dalla posizione 106 sale alla 104. A sorpresa Torino perde ben 35 posti, passando dal 19esimo gradino del 2021 al 54esimo dell’edizione attuale. Bene Como (+30, da 62esima a 32esima), Pesaro Urbino (+26, 30esima da 56esima) e Rimini (+24, 37esima da 61esima). Scorrendo la classifica ciò che balza immediatamente all’occhio è la totale assenza nel gruppo delle prime 32 di una qualsivoglia provincia meridionale o insulare. A riprova, semmai ve ne fosse ancora bisogno, del fatto che nel nostro Mezzogiorno sono ancora tante le cose che non vanno per il verso giusto.

E che sud e isole sono state più penalizzate delle grandi aree urbane dalla pandemia, che le ha ulteriormente affossate rispetto al passato. Basti pensare che la prima città del sud, Matera, si trova solo al 71esimo posto (mentre nel 2021 era invece 55esima). Subito sotto c’è Cagliari, che invece guadagna due posizioni. Per trovare un altro Comune del sud bisogna arrivare al 74esimo posto, dove c’è Potenza (nel 2021 era 69esima). Quanto alle città del Nord meno vivibili, ci sono Rovigo (al 70esimo posto della classifica generale, il dato meno positivo fra i Comuni settentrionali), Alessandria (67esimo posto) e La Spezia (63esimo posto).
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