Prelios: presentato il progetto di recupero del Comprensorio Olivetti come destinazione del nuovo Ospedale di Ivrea

- di: Daniele Minuti
 
È stato presentato lo Studio per il recupero del Comprensorio Olivetti quale destinazione del nuovo Ospedale di Ivrea, realizzato dal gruppo guidato dal Professor Capolongo del Politecnico di Milano su incarico di Prelios SGR, proprietario del comparto di Palazzo Uffici ex Olivetti.

Prelios presenta lo Studio di fattibilità per il recupero del Comprensorio Olivetti quale destinazione del nuovo Ospedale di Ivrea

Lo studio valuta lo scenario di rifunzionalizzazione del complesso, in cui si punta a creare valore rispettando l'importanza storica degli immobili fornendo contestualmente un nuovo ospedale al territorio circostante. In un luogo che permetterebbe di ridurre il consumo del suolo, valorizzando un patrimonio già esistente e diventando di fatto un riferimento nazionale in ambito sanitario ospitando un'academy e un acceleratore.

I vantaggi arriveranno anche dal punto di vista dell'integrazione e potenziamento di servizi per la collettività, andando a riusare un'area in disuso , con la possibilità di inserire un nuovo corpo di fabbrica che si integrerà agli edifici già esistenti.
Il nuovo Ospedale occuperà un'area superiore a 36.000 metri quadrati di superficie, con 300 posti letto al servizio del Distretto Sanitario di Ivrea

Alessandro Busci, Director Fund Management di Prelios SGR, ha commentato: "Lo studio di fattibilità che Prelios ha promosso, affidando a una eccellenza italiana nell’ambito dell’ingegneria edile e della progettazione nel settore sanitario, è una sfida che abbiamo voluto affrontare per rifunzionalizzare, dopo verifiche approfondite, un complesso iconico nato per avere al centro del suo progetto la persona. La rigenerazione urbana focalizzata su questi edifici di valore è la sfida che oggi ogni società operante nel mondo immobiliare si trova ad affrontare in collaborazione con le Istituzioni, con l’obiettivo da un lato di non consumare nuovo suolo e dall’altro di creare ricchezza sul territorio e rigenerare un tessuto produttivo che nel contesto attuale risulta avere un potenziale inespresso significativamente alto e da valorizzare".

La Senatrice Virginia Tiraboschi ha aggiunto: "I luoghi di lavoro devono essere spazi di progresso dove prende luce la bellezza: questo è il comprensorio Olivetti, primo sito industriale del Novecento, patrimonio UNESCO da valorizzare e mantenere attivo nel tempo, la miglior sede per il futuro ospedale di Ivrea e Canavese. Un luogo dove, così come aveva anticipato Umberto Veronesi, il tema della umanizzazione dei centri di cura è centrale. Nello spirito dell’umanesimo integrale, dove un tempo era viva la fabbrica di Adriano Olivetti, oggi l’ospedale in un’area così vicina al centro è uno strumento di crescita del territorio, senza consumo di suolo, che consente di migliorare le condizioni di vita di tutti".

Il Professor Stefano Capolongo ha dichiarato: "La sfida per le città di oggi è la produzione e promozione di salute attraverso nuovi luoghi per l’abitare. Il progetto interpreta e traduce in spazio fisico le istanze sociali contemporanee. L’ospedale è l’architettura sociale che meglio recepisce i cambiamenti e si caratterizza oggi come importante occasione di rigenerazione urbana. All’interno del comparto Olivettiano la definizione di un nuovo volume per le attività a più alta complessità in stretta sinergia con il riuso adattivo e la valorizzazione di edifici identitari per la città di Ivrea intercetta gli obiettivi di sviluppo per la sostenibilità economica sociale ed ambientale. Lo studio è in fase di approfondimento sotto il profilo tecnico, urbanistico e della tutela e valorizzazione monumentale."
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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