Il presidente evoca l’esercito per ordine pubblico: scontro legale imminente, timori per la democrazia e richiami al 1992.
Donald Trump ha dichiarato di essere pronto a invocare l’Insurrection Act, la legge federale che consente al presidente di impiegare Forze armate e Guardia Nazionale in compiti di polizia in circostanze eccezionali. L’annuncio arriva mentre l’amministrazione tenta dispiegamenti interstatali e affronta i primi stop dei tribunali. In un’intervista il presidente ha evocato Portland come scenario di “insurrezione” e di “criminalità fuori controllo”.
Il quadro è in rapida evoluzione: dopo un’ordinanza che ha bloccato temporaneamente un invio di truppe a Portland, la Casa Bianca ventila l’Insurrection Act per superare i veti locali; intanto un altro giudice ha negato la sospensione di un dispiegamento in Illinois, alimentando un braccio di ferro tra stati e governo federale.
Che cos’è e quando si usa
Varata nel 1807 e firmata da Thomas Jefferson, la norma è un’eccezione al Posse Comitatus Act (1878). Invocarla consente di federalizzare la Guardia Nazionale e impiegare i militari per far eseguire le leggi o reprimere rivolte, previa proclamazione presidenziale. L’ultimo utilizzo è del 1992, durante i disordini di Los Angeles seguiti al caso Rodney King.
I rischi per democrazia e libertà civili
Normalizzare l’impiego militare nel controllo interno è una deriva che rischia di intaccare libertà civili e precedenti democratici. Le organizzazioni per i diritti civili definiscono “pericoloso e inutile” ricorrere all’Insurrection Act per gestire proteste e ordine pubblico. “Rivolgere i militari contro i cittadini mina il Primo Emendamento e la fiducia nelle istituzioni”, è l’avvertimento ricorrente.
Le riforme sul tavolo
Think tank e ordini forensi sostengono che la legge sia scritta per un’altra epoca e vulnerabile ad abusi. Tra le proposte: consultazione del Congresso obbligatoria prima dell’invocazione, limiti temporali stringenti, paletti espliciti sull’impiego in funzioni di polizia e maggiore trasparenza sulle regole d’ingaggio.
Il contenzioso che arriva
La partita si giocherà su tre piani: giudiziario (ricorsi statali e civili), politico (il ruolo del Congresso) e operativo (le regole per militari e Guardie nazionali). Se la Casa Bianca emanasse la proclamazione che attiva l’Insurrection Act, partirebbe un contenzioso lampo sulla necessità e sulla congruità della misura rispetto alle condizioni previste.
In un’America polarizzata, città e stati si preparano a resistere a quella che considerano una forzatura del potere esecutivo. La domanda chiave resta: sicurezza o militarizzazione della sicurezza?