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Lula contro le Big Tech: “rispettino le nostre leggi o escano”

- di: Marta Giannoni
 
Lula contro le Big Tech: “rispettino le nostre leggi o escano”
Lula contro le Big Tech: “rispettino le nostre leggi o escano”
Una sfida decisa: il Brasile reclama sovranità digitale e incassa applausi… ma anche accuse di pragmatismo bruciante.

Una battaglia da protagonisti, non da spettatori

Brasilia, 7 agosto 2025 – Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva alza la voce e chiarisce: le Big Tech che operano in Brasile devono rispettare le leggi locali oppure fare le valigie. In un'intervista di oltre un’ora, Lula denuncia che qualcuno vorrebbe far credere che il Brasile non possa regolamentare queste aziende: “Se non vuoi la regolamentazione brasiliana delle Big Tech, esci dal Brasile”, ha detto Lula. Un’esortazione forte e senza giri di parole.

Leggi uguali per tutti: sovranità in primo piano

Il presidente torna più volte su un concetto chiave: “Non esiste un altro meccanismo”. Le leggi brasiliane si applicano anche alle multinazionali straniere, proprio come negli Stati Uniti una società brasiliana deve rispettare le norme americane, e in Francia quelle francesi. “Questo Paese sovrano ha una Costituzione e una legislazione, ed è nostro dovere regolare ciò che vogliamo regolare in base agli interessi e alla cultura del popolo brasiliano”, ha aggiunto Lula.

Un contesto più ampio: dazi, diplomazia, difesa del Pix

L’annuncio avviene in un momento di forte tensione con Washington, dopo l’imposizione di dazi del 50 % sulle esportazioni brasiliane. Lula si rifiuta di rispondere con contromisure tariffarie, definendo i dialoghi diretti con Trump potenzialmente umilianti e preferendo un approccio collettivo con i BRICS.

In parallelo, nel corso del suo discorso televisivo del 17 luglio, Lula ha evidenziato altri punti di frizione: il sistema di pagamento Pix, attaccato dagli USA in quanto presunta concorrenza sleale; e la lotta alla disinformazione. “Il Pix è del Brasile. Non accetteremo attacchi”, ha ribadito, insieme alla condanna per chi minaccia la sovranità digitale del Paese.

Il quadro completo: tra legge, diplomazia e futuro digitale

L’attacco alle Big Tech non è fine a sé stesso: è l’espressione di una visione politica netta e pragmatica che unisce sovranità normativa, difesa delle istituzioni digitali locali e resistenza a pressioni esterne. Allo stesso tempo, Lula non esclude del tutto il dialogo, ma lo condiziona a una cornice di rispetto reciproco e collaborazione su base multilaterale.

Il quadro    
  • Tema: Lula afferma
  • Sovranità digitale: Leggi brasiliane vincolanti anche per Big Tech
  • Regole internazionali: Nessuno è sopra la legge
  • Dazi USA: No a ritorsioni dirette; sì a risposte multilaterali
  • Protezione nazionale: Difesa del Pix e delle istituzioni digitali brasiliane

Una lotta di principio

Lula lancia un messaggio chiaro: netiquette globale? No grazie. Leggi locali, sì grazie. È una lotta di principio, con il sorriso della fermezza, che mette in chiaro: il Brasile non è più un semplice terreno di conquista, ma un campo d’azione con le proprie regole.

Se vuoi possiamo approfondire gli sviluppi legislativi in Brasile o i dialoghi in corso con i gigantes del digitale.

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