Ddl Sicurezza, la cannabis - tutta - è fuorilegge

- di: Redazione
 
Le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, nell'ambito dell'esame del contenuto e degli emendamenti al Decreto Sicurezza, hanno cancellato la differenza che sino ad oggi valeva nella qualificazione della cannabis, tra ''normale'' e light. Quindi, nel testo emendato, la commercializzazione, ma anche la coltivazione e la vendita di infiorescenza, resine e oli non sono più autorizzate.
E le decisioni delle commissione avrebbero potuto essere ancora più restrittive se fosse passato l'emendamento della Lega che chiedeva fosse vietato anche solo l'utilizzo, per fini pubblicitari, di immagini che ritraggono la pianta di canapa.

Ddl Sicurezza, la cannabis - tutta - è fuorilegge

Da oggi, quindi, si cambia registro, nella speranza che il giro di vite possa contribuire a contrastare la diffusione, sempre più preoccupante soprattutto tra i giovani e giovanissimi, delle droghe leggere che, per molti, sono l'anticamera di altre ben è più pericolose.

È, quindi, il segnale che il Parlamento (questo Parlamento, con una connotazione ideologica ben precisa) vuole procedere a tappe forzate verso una ridefinizione dell'approccio dello Stato verso un problema che è forse ben più grave delle statistiche ufficiali, aiutato nel suo diffondersi anche dalla formulazione delle leggi che, ad esempio, introducendo il principio della modica quantità come discriminante che differenzia il consumatore dallo spacciatore, ha aiutato quest'ultimo a sfuggire all'arresto che, prima, era previsto per chi fosse stato trovato in possesso anche di pochissima ''roba''. Come dimostrano quotidianamente le cronache che raccontano di spacciatori che disseminano il loro ''territorio'' di quantitativi di sostanza stupefacente frazionata in piccoli quantitativi che consentono loro, in caso di controllo da parte delle forze di polizia, di dire che è per uso personale.

La battaglia contro la droga è ancora ben lontana dall'essere vinta, soprattutto se si guarda a quanto stanno facendo altri Paesi che, come nel caso degli Stati Uniti, davanti alla strage causata dall'oppioide sintetico fentanil, 50 volte più efficace dell'eroina e soprattutto più economico, che ha creato una generazione di dipendenti che girano, in stato catatonico per le città americane, alla ricerca di una dose.

Qualche giorno fa, le autorità federali americane hanno arrestato a El Paso, in una operazione dai contorni non ancora chiari, Ismael Zambada Garcia, cofondatore del cartello di Sinaloa, ma soprattutto il regista del traffico di fentanil dal Messico agli Stati Uniti. Questo oppioide, come era scontato, è arrivato anche in Italia ed è già allarme per la sua diffusione.
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