• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Petrolio in caduta libera: l’Opec+ inonda il mercato e i prezzi crollano. Una mossa anti Usa

- di: Bruno Coletta
 
Petrolio in caduta libera: l’Opec+ inonda il mercato e i prezzi crollano. Una mossa anti Usa
Il cartello aumenta la produzione per il secondo mese consecutivo, ma la domanda globale resta debole. Le quotazioni toccano i minimi da quattro anni, mentre le banche tagliano le previsioni. Il gioco è far abbassare per mettere fuori gioco la produzione americana, he ha costi di estrazione più alti.
________________________________________
Un’ondata di greggio sul mercato
L’Opec+ ha annunciato un nuovo incremento della produzione di petrolio per il mese di giugno, pari a 411.000 barili al giorno, segnando il secondo aumento consecutivo dopo quello di maggio. Questa decisione porta l’aumento complessivo per il secondo trimestre a 960.000 barili al giorno, riducendo del 44% i tagli precedentemente concordati dal cartello .

Prezzi in picchiata
A seguito dell’annuncio, i mercati hanno reagito con un forte calo dei prezzi. Il Brent è sceso del 3,6% a 59,10 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) ha registrato una flessione del 3,7% a 55,68 dollari al barile, toccando i livelli più bassi dal 2021. Questo declino si aggiunge a un aprile già negativo, durante il quale il WTI aveva perso oltre il 19%.

Motivazioni dietro l’aumento
Nonostante la debolezza della domanda, l’Opec+ ha deciso di aumentare la produzione. Tra le motivazioni, la necessità di penalizzare i membri che non rispettano le quote, come Iraq e Kazakistan, e la volontà di rispondere alle pressioni degli Stati Uniti per un calo dei prezzi, in vista della visita del presidente Trump in Medio Oriente. Il gioco è far scendere il prezzo del petrolio in modo da mettere in difficoltà la produzione americana, più costosa.

Previsioni al ribasso
Le principali banche d’affari hanno rivisto al ribasso le previsioni sui prezzi del petrolio. Barclays ha tagliato le stime per il Brent a 66 dollari al barile per il 2025, mentre JP Morgan prevede una media di 66 dollari per il Brent e 62 dollari per il WTI nello stesso anno. Anche Goldman Sachs ha ridotto le previsioni, citando l’aumento dell’offerta e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Implicazioni per il mercato
L’aumento dell’offerta in un contesto di domanda debole rischia di creare un eccesso di offerta, con conseguente pressione al ribasso sui prezzi. Questo scenario potrebbe mettere in difficoltà i produttori con costi più elevati, come quelli statunitensi, e influenzare negativamente gli investimenti nel settore energetico.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 103 record
15/12/2025
Fiducia ai massimi da 4 anni: il Giappone pronto a alzare i tassi
La fiducia delle grandi imprese giapponesi torna ai livelli più alti dal 2021. Investiment...
15/12/2025
La lunga ritirata del credito bancario in Umbria
Dal 2019 al 2025 il credito bancario alle imprese umbre cala del 28,3%. Persi 3,5 miliardi...
14/12/2025
I grandi numeri del calcio: business, soldi e proprietà in Serie A
Il calcio è diventato un business globale da miliardi: investitori stranieri, club italian...
14/12/2025
Tether sfida Exor: Juve resta salda nelle mani degli Agnelli
Offerta miliardaria di Tether per la Juventus respinta da Exor. Elkann ribadisce il contro...
14/12/2025
Più tredicesime, ma Natale prudente: più viaggi e meno regali
Tredicesime in crescita a 52,5 miliardi, ma il Natale è prudente: meno regali, più viaggi,...
14/12/2025
Iva fantasma in Italia: 25 miliardi nel 2023, l’Ue alza la voce
Nel 2023 in Italia mancano all’appello 25 miliardi di Iva. Il divario resta sopra la media...
Trovati 103 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720