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L’Intervento/ Il capolavoro di Trump: Putin e Xi tornano centrali

- di: Bruno Chiavazzo, giornalista e scrittore
 
L’Intervento/ Il capolavoro di Trump: Putin e Xi tornano centrali
L’Intervento/ Il capolavoro di Trump: Putin e Xi tornano centrali
Un pasticcio planetario che incorona Putin e Xi.

(Foto: Xi Jinping con Vladimir Putin).

 
“Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo all'universo ho ancora dei dubbi.” È la famosa frase di Albert Einstein che ben si attaglia a quello che sta combinando Donald Trump. Nel giro di pochissime settimane è riuscito a riportare sulla ribalta internazionale il despota russo, Vladimir Putin, e il capo supremo del Partito comunista cinese, Xi Jinping, che sta assumendo sempre più (le contraddizioni della Storia) il ruolo di leader illuminato che ha a cuore la pace mondiale e il libero commercio.

La mossa su Modi e l’India

È riuscito, Trump, a far incazzare finanche il Primo ministro indiano, Narendra Modi, fino a pochi mesi fa alleato degli Usa, imponendo a quel Paese dazi del 50%. Una misura che va ben oltre i dazi imposti agli altri alleati occidentali, compresa l'Italia, con la scusa che gli indiani importerebbero petrolio e gas russi e non quelli americani come, invece, ha obbligato l'Unione europea ad acquistare a un costo fuori da ogni logica.

Ma l'India non è la titubante Europa. L'India è la nazione più popolosa del mondo ed è in corsa per diventare una delle maggiori potenze industriali e tecnologiche del “globo terracqueo”, come ama dire la nostra premier, e nel giro di un amen ha sfanculato lo stolto capo della Casa Bianca, correndo a baciare la pantofola al leader cinese. Non contento, il capo del governo indiano si è fatto allegramente riprendere dai media mondiali, mano nella mano con Vladimir Putin, con il quale si è intrattenuto in un colloquio “tête-à-tête” per oltre 50 minuti.

Lo schiaffo personale a Trump

Un autentico schiaffo in faccia a Trump, che ha continuato imperterrito nei suoi proclami senza senso, non rendendosi conto che le cose sono cambiate e che non poteva durare per sempre la sua arroganza e ignoranza delle regole mondiali.

Ucraina e Gaza senza freni

La guerra in Ucraina continua sempre più brutale con i continui bombardamenti russi sulla popolazione civile ucraina (a proposito, se non è terrorismo questo, cos'altro lo è?); a Gaza l'esercito israeliano sta occupando manu militari la Striscia senza che ci sia un sussulto da parte del governo americano. Netanyahu, oramai ostaggio della destra religiosa, si avventura sempre più in un'escalation militare che non può fermare, pena la caduta del suo governo.

Europa e Italia guardano altrove

Insomma, quello che l'inquilino della White House aveva promesso al momento del suo giuramento in pompa magna si è rivelato un'altra delle sue fesserie con le quali ammorba il popolo americano e il resto del mondo.

Cosa dire dell'Europa? Niente, è già stato detto tutto. Continuiamo a trastullarci con vertici e riunioni ad alto livello che non producono altro che “documenti” destinati al macero giornaliero.

In Italia è, se possibile, anche peggio: tutto il dibattito politico è concentrato sulle prossime elezioni regionali, come se Puglia, Campania, Veneto e Marche fossero il destino ultimo dell'umanità.

Mi viene in mente la nota freddura di Oscar Wilde: “Quando gli Dei vogliono punirci, esaudiscono le nostre preghiere”.

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