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Lufthansa: dopo gli aiuti di Stato saranno tagliati 26.000 posti di lavoro

 
Lufthansa: dopo gli aiuti di Stato saranno tagliati 26.000 posti di lavoro
Continuano a susseguirsi le notizie di grandi aziende di fama mondiale costrette a pesantissimi tagli del personale per ammortizzare le perdite economiche dovute alla crisi causata dalla pandemia da Coronavirus. E fra queste c'è anche un'icona del trasporto aereo come Lufthansa.

Per salvare la compagnia tedesca dal fallimento infatti sono stati necessari aiuti di stato accordati dal Governo, per un ammontare complessivo di 9 miliardi di euro. Cifra che però costringerà comunque una forte ristrutturazione e a farne le spese saranno i dipendenti. Secondo quanto riferito dal sindacato Ufo (e poi ripreso dal Sole24Ore), Lufthansa avrebbe in programma di tagliare fino a 26.000 posti di lavoro in tutto il mondo. Una cifra che rappresenterebbe quasi un quinto di tutti i lavoratori assunti al momento.

La notizia, emersa dopo un incontro fra rappresentanti dell'azienda e i sindacati, non è stata ancora commentata dalla compagnia aerea che dovrebbe spiegare il vertiginoso aumento di questi numeri dopo le prime previsioni che si aggiravano attorno ai 10.000 esuberi.

Stando al bilancio di fine anno, Lufthansa contava 138.353 dipendenti e se i tagli ammonteranno davvero a 26.000 sarà colpito addirittura il 19% dell'organico complessivo. Notizia che ha naturalmente avuto ripercussioni nell'opinione pubblica tedesca visti i miliardi di euro di aiuti statali dati alla compagnia, con Linke e Verdi che hanno ufficialmente chiesto alla cancelliera Angela Merkel di ritrattare i termini dell'accordo.

Dal canto suo Lufthansa ha ripreso a volare, seppur con traffico comprensibilmente ridotto, dopo aver chiuso il primo trimestre del 2020 in forte rosso e con la previsione per il secondo ancora più pessimistica. La notizia dei possibili e pesantissimi tagli non fa che aumentare le polemiche nei confronti della compagnia aerea che di fatto è stata salvata dal baratro grazie agli aiuti statali come spiegato dall'amministratore delegato, Carsten Sporh: "Da soli non avremmo mai superato la crisi, gli aiuti del Governo sono stati fondamentali per dare un futuro alla compagnia".
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