Nike corre nell'e-commerce: traguardi raggiunti con 3 anni di anticipo

- di: Redazione
 
Dire che a un'azienda come Nike piaccia "andare di corsa" sembra quasi ironico eppure la storica società leader nel settore dell'abbigliamento sportivo sta superando persino le più rosee aspettative nel campo dell'e-commerce, come testimoniato dai risultati trimestrali appena pubblicati.

Le entrate del primo trimestre che si è chiuso lo scorso 31 agosto infatti sono rimaste sul livello dello stesso periodo del 2019 (circa 10,6 miliardi di dollari) nonostante le settimane di chiusura forzata che diversi negozi hanno dovuto subire per via dell'inizio del lockdown: a mantenere invariato questo numero è stato l'aumento degli acquisti online che si assesta attorno all'83% per un incasso di 900 milioni di dollari in più.

Un risultato clamoroso e certamente condizionato dall'emergenza sanitaria che ha spinto molti consumatori a prediligere gli acquisti via internet e che porta le vendite registrate grazie all'e-commerce a rappresentare il 30% di quelle totali per Nike. Risultato che l'azienda si era posta di raggiungere solamente nel 2020.

Sarebbe però riduttivo motivare certi numeri unicamente con lo scoppio della pandemia, dato il gran lavoro di digitalizzazione svolto dall'iconico marchio di abbigliamento sportivo che va ben oltre i semplici store online fino allo sviluppo di applicazioni per tutti gli appassionati di fitness come Nike Training Club.
La notizia ha fatto felice anche Wall Street, con le azioni dell'azienda americana letteralmente decollate del 10% nella mattinata di mercoledì, grazie alle entrate che hanno superato le aspettative degli investitori di quasi un miliardo e mezzo di dollari.

John Donohoe, il Ceo di Nike ha commentato così in una videoconferenza con gli investitori: "Possiamo crescere molto nell'ambiente dell'e-commerce grazie all'ampiezza del nostro portafoglio globale, lo spostamento dei consumatori verso il mondo digitale è un processo destinato a durare nel tempo: noi stiamo semplicemente accelerando con quel processo che la maggior parte dei membri del settore della vendita al dettaglio dovrà intraprendere nei prossimi 4 o 5 anni".
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