Tra seta e danza. Le mostre del weekend

- di: Samantha De Martin
 

FOTO: Francisco Goya, Il parasole, 1777, Olio su tela, Madrid, Museo del Prado

L’altra Pompei si svela in una mostra

Come trascorrevano la vita gli abitanti di Pompei, prima della devastante eruzione? Cosa mangiavano e che rapporto avevano con l’aldilà?

Una mostra intitolata L’altra Pompei – Vite comuni all’ombra del Vesuvio, in corso alla Palestra grande degli scavi, ripercorre la vita quotidiana della gente comune, caratterizzata da schiavi, liberti, artigiani e lavoratori di varia categoria. La Pompei talvolta silenziosa nelle fonti antiche si racconta attraverso trecento reperti e tre installazioni multimediali che consentono ai visitatori di seguire idealmente il corso dell’esistenza dei cittadini di Pompei, dalla nascita alla morte.

Fulcro del percorso espositivo sono alcune delle più recenti scoperte che hanno restituito straordinari contesti quotidiani, come la stanza degli schiavi ritrovata nella villa suburbana di Civita Giuliana, tuttora in corso di scavo, dove è stato possibile effettuare il calco dell’arredo completo che restituisce l’immagine fedele di quell’ambiente.

Goya e Caravaggio a confronto a Roma

Frutto di uno scambio di opere d’arte con il Museo Nazionale del Prado, il progetto espositivo “Goya e Caravaggio: verità e ribellione” mette per la prima volta a confronto il Parasole di Goya e la Buona Ventura di Caravaggio, capolavori giovanili di due artisti “rivoluzionari”.

Accade dal 12 gennaio nella Sala Santa Petronilla dei Musei Capitolini dove a dialogare sono due altissimi interpreti della società del loro tempo che in pittura hanno saputo introdurre rivoluzionarie novità iconografiche e stilistiche.

Il parasole fu Realizzato da Goya come cartone preparatorio per uno dei dieci arazzi destinati a decorare la sala da pranzo del Palazzo del Pardo a Madrid, tra il 1856-1857, per poi essere trasferito al Palazzo Reale di Madrid e nel 1870, per ordine reale, entrare a far parte delle collezioni del Prado.

A Venezia L’Asse del tempo

Il legame storico tra le due città d’acqua, Venezia e Suzhou, gemellate dal 1980 e che sorgono alle estremità della Via della Seta, si rinnova a Palazzo Mocenigo attraverso una mostra in corso fino al 29 febbraio e parte di un più ampio percorso che apre ufficialmente le celebrazioni per i 700 anni della morte di Marco Polo.

La seta è la protagonista dell’esposizione che vede al centro una ventina di abiti, tra tessuti, creazioni originali e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro per la ricerca, la tutela, la conservazione e la protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet, sono presentati come esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina.

Il dialogo con gli spazi del Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo che ospita le collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici, consente anche di confrontare da un punto di vista estetico e manifatturiero lo stile dell’abbigliamento durante la Repubblica Serenissima con quello delle principali dinastie regnanti nell’antico impero cinese.

A Milano una mostra celebra Rodin e la danza

Fino al 10 marzo una mostra, resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Rodin di Parigi dal quale provengono 53 opere, racconta il fascino che la danza ha esercitato sul genio artistico di Auguste Rodin. Se danza fu musa ispiratrice per l’artista nei primi del Novecento, la danza contemporanea trova ancora oggi ispirazione dall’artista attraverso opere uniche e sempre attuali.

Al Mudec di Milano, per la prima volta in Italia, sono esposte quindici statuine di danzatrici dedicate dall’artista francese a “Movimenti di danza”. Quattordici provengono dal museo parigino, mentre una quindicesima statuetta è conservata presso la GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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