Formazione e orientamento: due protocolli d'intesa Unioncamere-Confindustria Moda e Rete Tam

- di: Barbara Leone
 
Migliorare l’incrocio tra domanda e offerta, promuovendo le best practice e proponendo un modello condiviso di certificazione delle competenze. Sono questi i principali obiettivi della triplice partnership che vede protagonisti Confindustria Moda (Federazione che riunisce imprese e associazioni del settore Moda e Accessorio), Rete Tam (Rete Nazionale degli Istituti dei settori Tessile, Abbigliamento e Moda) e Unioncamere (ente pubblico che rappresenta il sistema camerale italiano). Due accordi della durata di tre anni che puntano a contribuire alla realizzazione e alla diffusione di esperienze di formazione e orientamento al lavoro nelle professioni del settore della Moda&Accessorio. I due protocolli d’intesa (uno firmato da Confindustria Moda e Unioncamere e l’altro da Rete Tam e Unioncamere) mirano a raggiungere la migliore formazione possibile, partendo da un confronto sempre più solido e costruttivo tra il mondo del lavoro e quello della formazione e realizzando ricerche e analisi dei fabbisogni professionali, incrociando domanda e offerta, promuovendo le best practice e proponendo un modello condiviso di certificazione delle competenze.

Due protocolli d'intesa Unioncamere-Confindustria Moda e Rete Tam

Tra le numerose attività previste dagli accordi di collaborazione sono previste: la costruzione e la condivisione di mappe di competenza e nuovi profili da formare, la realizzazione di campagne di comunicazione sulle professioni richieste dalle imprese del settore moda e l’ideazione e promozione di iniziative per l’orientamento scolastico-formativo, universitario e professionale, la definizione di un piano di azione che porti all’individuazione di strumenti e modelli di collaborazione in materia di certificazione delle competenze acquisite e nell’ambito dei percorsi di formazione (stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro, etc.).

“Da tempo, Confindustria Moda sottolinea con forza la necessità di figure professionali formate e coerenti con i reali bisogni delle aziende delle varie filiere produttive - commenta Ercole Botto Poala, presidente di Confindustria Moda -. Un tema che emerge chiaramente dalle numerose e diverse indagini che svolgiamo presso le imprese associate per verificare sul campo le esigenze formative richieste. Siamo quindi molto felici di aver raggiunto questi accordi con Rete Tam e Unioncamere e ci auguriamo che il nuovo governo continui l’ottimo lavoro del ministro Patrizio Bianchi e del suo staff. Un dialogo aperto e costruttivo con Rete Tam e Uniocamere rappresenta una formula corretta per aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro e per contribuire attivamente alla crescita di tutto il sistema Paese”.

Soddisfatto anche Roberto Peverelli, presidente della Rete Tam: “Tam rappresenta quasi 100 istituti tecnici e professionali vicini alle imprese del settore distribuiti su tutto il territorio nazionale e ha l’obiettivo di creare un legame sempre più stretto tra scuole, imprese e territorio, condividendo linee di sviluppo, metodologie attive per la promozione della qualità degli insegnamenti, elaborando e realizzando proposte di orientamento degli studenti in ingresso e in uscita per supportarli nella scelta dei corsi di istruzione secondaria e Its riconducibili al mondo della moda e dell’accessorio. Tutte queste attività sono sinergiche e cruciali per riuscire a contrastare concretamente un fenomeno purtroppo molto radicato in Italia che è quello della disoccupazione giovanile”.

Del resto, come sottolineato dal presidente di Unioncamere Andrea Prete, “le principali motivazioni del mismatch restano sempre la mancanza di candidati e una preparazione non adeguata all’incarico da ricoprire. Vogliamo supportare le aziende nella ricerca delle giuste professionalità da inserire e questi accordi di collaborazione con Confindustria Moda e Rete Tam, cui altri ne seguiranno, vanno proprio in questa direzione. Sappiamo che la grande incertezza causata dal contesto internazionale rende il momento storico che stiamo vivendo molto complesso in particolare per determinati settori del manifatturiero e del commercio ma siamo convinti che creare un collegamento efficiente e diretto tra formazione e lavoro sia un tassello fondamentale per superare i fattori che alimentano il gap tra domanda e offerta e, in generale, per il futuro dell’occupabilità”. La firma dei protocolli d’intesa si inserisce nel quadro complessivo delle attività portate avanti dal Comitato Education di Confindustria Moda, presieduto dal presidente Paolo Bastianello. Fin dal 2021, il Comitato lavora per consolidare la più ampia piattaforma di esperienze formative, mirate alla migliore interazione tra aziende, scuole e centri di formazione, con particolare riguardo all’area tecnica/professionale. Tra i suoi compiti ci sono la definizione delle linee di indirizzo dell’Area Education di Confindustria Moda, nell’ambito dei rapporti istituzionali con il ministero dell’Istruzione, con la Rete Tam, la Rete Its Moda, la Piattaforma Sistema Formativo Moda (Psfm) e le Università.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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