Medio Oriente, forte ammonimento di Blinken: "Questa è l'ultima possibilità"

- di: Redazione
 
La trattativa per un cessate il fuoco in Medio Oriente è giunta a un punto cruciale. Tanto che per il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ''questo è un momento decisivo''. Un ammonimento alle parti in conflitto, più che una fotografia dello stato di fatto di trattative che vivono momenti di ottimismo insieme ad altri in cui a prevalere è la certezza che la distanza tra i belligeranti non possa essere composta.
"Questa" - ha detto il capo della diplomazia americana, durante l'incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog - "è probabilmente la migliore, forse l'ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, garantire un cessate il fuoco e mettere tutti sulla strada verso una pace e una sicurezza durature".

Medio Oriente, forte ammonimento di Blinken: "Questa è l'ultima possibilità"

Quello di queste ore è il nono viaggio di Blinken nella regione dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, dopo l'attacco del 7 ottobre. Per Blinken è giunto il momento di "assicurarsi che nessuno faccia nulla" che possa far deragliare la situazione.
"Stiamo lavorando per garantire che non ci siano escalation, provocazioni o azioni che possano in qualche modo allontanarci da questo accordo o espandere il conflitto ad altri luoghi o aumentarne l'intensità", ha continuato Blinken, mentre Israele e Hamas continuano ad accusarsi accusano a vicenda di avere fatto fallire i negoziati condotti dai tre Paesi mediatori - Stati Uniti, Egitto e Qatar -.
Domani Blinken si recherà al Cairo, dove i mediatori dovrebbero riprendere le discussioni questa settimana.

Il presidente Herzog, dal canto suo, ha affermato che gli israeliani vogliono la liberazione ''il più presto possibile'' degli ostaggi rapiti dai miliziani di Hamas e da allora trattenuti nella Striscia di Gaza.
"Non esiste causa umanitaria più grande del ritorno dei nostri ostaggi", ha commentato Herzog.
Il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha 'letto'' nelle parole di Blinken un "appello a Netanyahu: non perdere questa occasione, li hai abbandonati'', con riferimento agli ostaggi.
Da parte sua, ieri, Benjamin Netanyahu ha invitato a rivolgere la pressione internazionale su Hamas e non verso il governo israeliano, denunciando quello che per lui è un ''ostinato rifiuto'' del movimento islamico palestinese di concludere un accordo.

Ieri il presidente americano Joe Biden ha sostenuto che una tregua a Gaza è ''ancora possibile''.
Hamas ha respinto l'ultima proposta, sostenendo che essa sarebbe un accoglimento delle condizioni poste da Netanyahu. Hamas esige l'applicazione del piano annunciato a fine maggio da Biden, che prevede in una prima fase una tregua di sei settimane, accompagnata dal ritiro israeliano dalle zone densamente popolate di Gaza e dal rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre, e nella seconda fase un ritiro totale israeliano, in particolare, da Gaza.
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