Regno Unito: The Tube cambia volto, tra sorprese e nostalgia

- di: David Lewis
 
La metropolitana di Londra ''è'' Londra, perché nessuno che ci abiti, che ci venga per lavoro o in vacanza potrebbe pensare alla città senza la sua rete di collegamenti urbani, che corre in lungo e largo e di cui si servono milioni di persone.
Una istituzione non solo per il servizio che rende, ma perché, anche nei periodi di guerra, è stata il simbolo del Paese, di come - anche se cresce, seppure in modo esiguo, il numero dei repubblicani - il Regno Unito era, è e anche sarà.

Regno Unito: The Tube cambia volto, tra sorprese e nostalgia

Ma questa è retorica, perché ''The Tube'' rappresenta anche un modo irrinunciabile per muoversi a Londra, allontanando dalla tentazione di tentare di farlo in auto. Lei è lì, da tempo immemorabile (anche se una data ufficiale c'è, il 10 gennaio del 1863, giorno della inaugurazione), vero e proprio monumento al popolo britannico, non della sola capitale.
La città però cresce, si amplia anche in quelle che, un tempo, erano località vicine e che ora fanno parte integrale del suo tessuto. Quindi, anche se la metro adempie appieno al suo compito, di correttivi ne vengono apportati per migliorarne la fruibilità. Ora, mettendo da parte il fatto che la metro è famosa anche per i nomi storici che caratterizzano le linee, la rete deve crescere e lo fa aumentando il numero delle linee. Si tratta di quelle che compongono il sistema gemello Overground, che collega principalmente le aree suburbane esterne.

I nomi, ci ha tenuto a fare sapere Transport for London, l'autorità di trasporto pubblico della città, rifletteranno il patrimonio delle comunità che servono e della capitale nel suo insieme.
Le sei linee, fino ad oggi rappresentate in arancio, saranno caratterizzate da un colore tutto loro.
Dalla fine di quest'anno, le rotte saranno conosciute come Lioness, Mildmay, Windrush, Weaver, Suffragette e Liberty. Nomi che si commentano da loro per il messaggio che si portano dietro.
L’operazione non sarà indolore, per le casse della metro, perché il rebranding costerà 6,3 milioni di sterline.

Le denominazioni, ha precisato Trasport for London, sono state scelte ''per celebrare Londra e le comunità che hanno plasmato la nostra città" e perché hanno una storia dietro.
La linea Lioness, contrassegnata con linee parallele gialle sulla mappa, si ispira al soprannome della squadra di calcio femminile inglese, che ha vinto il torneo l'europeo di calcio del 2022 allo stadio di Wembley, che si trova lungo il percorso; la linea Mildmay (linee blu) prende il nome da un ospedale di beneficenza nel distretto di Shoreditch, che ha svolto un ruolo chiave nella lotta contro l'HIV/AIDS negli anni '80 e '90; la linea Windrush (linee rosse) attraversa diverse aree legate alla comunità caraibica, molte delle quali facevano parte della generazione Windrush, dal nome della nave che per prima portò i migranti dai Caraibi al Regno Unito; la linea Weaver (linee marroni) deve il suo nome al fatto di attraversare aree importanti per il commercio tessile; la linea Suffragette (linee verdi) ricorderà, nel nome, le donne tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo di batterono per il diritto di voto; la linea Liberty (linee grigie) ricorda Havering, cui, nel XV secolo, fu concessa un'antica forma di governo locale.

''Dare un nome alle linee non solo aiuterà a educare i visitatori sulla nostra meravigliosa città e sulla sua incredibile storia, ma renderà anche più facile per le persone che vivono, lavorano o visitano Londra spostarsi nella città'' ha detto il sindaco di Londra, Sadiq Khan.
Tutti d'accordo? Sicuramente no, conoscendo i londinesi. Una delle quali, Susan Hall, la candidata conservatrice alle elezioni del sindaco di Londra, che ha definito il progetto di ''inutile virtù''.
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