Fine corsa per Lecornu, “Un nuovo premier entro 48 ore”

La crisi politica francese entra in una fase decisiva con le dimissioni di Sébastien Lecornu da primo ministro e l’annuncio che il presidente Emmanuel Macron indicherà un nuovo capo di governo “nelle prossime 48 ore”. In un discorso televisivo seguito da milioni di spettatori, Lecornu ha confermato la propria uscita di scena ma ha invitato le forze parlamentari a evitare una dissoluzione dell’Assemblea Nazionale, sostenendo che esistono ancora margini per un accordo sulla legge di bilancio.

Fine corsa per Lecornu, “Un nuovo premier entro 48 ore”

“Una maggioranza dell’Assemblea Nazionale rifiuta la dissoluzione, perché vede bene che non porta a una soluzione – ha dichiarato Lecornu –. Diversi gruppi sono pronti a discutere di un bilancio comune. Sento che un cammino è ancora possibile, ma la mia missione è finita. Posso dire di averle provate tutte, non corro dietro all’incarico di primo ministro”.
Le sue parole segnano il tentativo di lasciare aperta la prospettiva di un governo di compromesso, pur prendendo atto dell’impossibilità di guidarlo in prima persona.

Macron accelera, cerca un equilibrio in Parlamento
L’Eliseo punta a chiudere rapidamente il nuovo assetto di governo per evitare un prolungato vuoto di potere che peserebbe sui mercati e sulla fiducia degli investitori. Macron, che in queste ore conduce consultazioni serrate, deve scegliere se scommettere su una figura vicina alla gauche, per allargare la base parlamentare, oppure puntare su un tecnico capace di mediare tra i blocchi contrapposti.
La scelta sarà decisiva per garantire l’approvazione del bilancio e per dare stabilità a un esecutivo che da mesi fatica a trovare una maggioranza solida.

Mercati in attesa, timori per i conti pubblici
L’incertezza politica ha già avuto ripercussioni sui mercati: il differenziale tra i titoli francesi e quelli tedeschi si è leggermente ampliato, segnale che gli investitori guardano con cautela alla crisi. La manovra di bilancio, che il nuovo governo dovrà presentare a breve, richiede scelte delicate per mantenere sotto controllo il deficit e rispettare i vincoli europei, in un contesto di crescita modesta.
Un premier capace di dialogare con le opposizioni e di rassicurare i mercati viene considerato cruciale per evitare tensioni finanziarie e ulteriori pressioni sui tassi di interesse.

Le Pen: “Basta con questa farsa, si torni al voto”
Mentre le ipotesi su un premier di area progressista restano sul tavolo, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha colto l’occasione per rilanciare la richiesta di elezioni anticipate: “Basta con questa farsa, i francesi devono poter scegliere un nuovo parlamento”.
La sua presa di posizione conferma che una parte consistente dell’opposizione punta a capitalizzare il malcontento per accelerare il ricorso alle urne, mettendo Macron sotto pressione in un momento di fragilità politica.

Un passaggio cruciale per l’equilibrio europeo
La crisi francese è seguita con attenzione a Bruxelles e nelle principali capitali europee, poiché il secondo paese dell’eurozona gioca un ruolo determinante nei negoziati sul bilancio comune e sulle politiche industriali e di difesa.
La rapida indicazione di un nuovo premier, promessa da Macron, è vista come un test per la capacità delle istituzioni francesi di garantire continuità politica e di affrontare le sfide economiche senza scivolare in una lunga fase di instabilità.
Nelle prossime ore si capirà se la strada indicata da Lecornu, quella di un compromesso parlamentare, potrà davvero prendere forma o se prevarrà la pressione per tornare alle urne.