Lavoro, firmato avviso comune. Sbarra (CISL): "Migliorati i contenuti del Decreto Sostegni bis"

- di: Daniele Minuti
 
Dopo un lunghissimo confronto fra Governo, imprese e sindacati a Palazzo Chigi, è stato raggiunto un accordo con le parti che hanno firmato un avviso comune in cui si impegnano a raccomandare l'utilizzo di ammortizzatori sociali in alternativa al licenziamento dei lavoratori: la firma è stata posta dal premier Mario Draghi, dal ministro del Lavoro Andrea Orlando e dai rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Alleanza delle Cooperative e Confapi.

A margine dell'incontro fiume, sono arrivate le parole del segretario generale della CISL, Luigi Sbarra: "È stata una trattativa intensa che però ci ha dato la possibilità di migliorare i contenuti del Decreto Sostegni bis e le soluzioni individuate dalla Cabina di Regia del Governo. L'intesa raggiunta si articola in quattro punti: l'esecutivo conferma la volontà di introdurre criteri selettivi per la proroga del blocco licenziamenti e per quella della cassa Covid, avendo individuato in comparti interessati tessile, moda e calzaturieri; verranno introdotte 13 settimane aggiuntive di Cassa gratuita per le imprese (sia per la crisi nazionale al MISE che per le piccole e micro vertenze) con l'obbligo a non licenziale se non dopo aver consumato la nuova dotazione); nasce un avviso comune fra sindacati, Confindustria, Confapi e Sistema della Cooperazione patrocinato dal Governo con cui gli imprenditori si impegnano a usare gli strumenti istituzionali e contrattuali previsti dalla legge prima di avviare interventi di risoluzione dei rapporti di lavoro (non solo CIG ma anche contratti di solidarietà difensivi ed espansivi, o intese di rimodulazione degli orari); infine c'è un nuovo tavolo di monitoraggio fra Governo e sindacati per valutare l'andamento dell'intesa raggiunta".

Parole di soddisfazione quelle di Sbarra, che però sa che il lavoro non termina qui: "Per la CISL è fondamentale dare un impulso decisivo alle politiche attive: in attesa di un via libera a una riforma complessiva, nel decreto in preparazione serve un Fondo di solidarietà che permetta la ripartenza dell'assegno di ricollocazione. Abbiamo conquistato una mediazione avanzata ma adesso ci impegneremo per verificare l'applicazione di ogni punto e per avviare una stagione di riforme e investimenti".

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