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Giuseppe Lasco: "Inclusione, innovazione e persone: Poste Italiane al servizio del Paese"

- di: Redazione
 
Giuseppe Lasco: 'Inclusione, innovazione e persone: Poste Italiane al servizio del Paese'

Italia Informa ha intervistato Giuseppe Lasco, Direttore Generale di Poste Italiane, che analizza lo stato attuale del Gruppo, evidenziando i successi e le sfide future.
Si parla dei pilastri del piano strategico 2024-2028, con un focus sugli investimenti nelle persone, nella logistica avanzata e nell’inclusione sociale attraverso il Progetto Polis. Lasco racconta anche come i valori appresi nella Guardia di Finanza abbiano influenzato il suo stile di leadership, orientato a trasparenza, reputazione e senso di appartenenza.

Giuseppe Lasco: "Inclusione, innovazione e persone: Poste Italiane al servizio del Paese"

Dottor Lasco, qual è lo stato attuale di Poste Italiane? Può evidenziare i punti di forza del Gruppo e gli aspetti che necessitano miglioramenti?
Lo stato di salute del nostro Gruppo è molto buono. Abbiamo raggiunto il massimo storico del nostro titolo, che ha toccato circa 14 euro. Questo è un segnale estremamente positivo. Negli ultimi anni abbiamo svolto un grandissimo lavoro di consolidamento delle nostre infrastrutture. Oggi siamo leader nella logistica, avendo gestito circa 300 milioni di pacchi quest’anno. Siamo leader anche nei pagamenti, con 30 milioni di carte di pagamento emesse. Siamo il primo provider del Paese con 27 milioni di SPID erogati, la prima rete finanziaria nazionale e il leader nel settore delle assicurazioni sulla vita.
La nostra posizione attuale è solida, e ci consideriamo un gruppo ben consolidato nel panorama nazionale. Tuttavia, è fondamentale continuare a spingere sull’acceleratore: raggiungere certi risultati è importante, ma mantenerli lo è ancora di più, soprattutto in un mercato sempre più competitivo. Fortunatamente, l’infrastruttura della nostra azienda è molto robusta. Vorrei sottolineare, inoltre, l’importanza degli investimenti sulle nostre persone. Siamo un’azienda composta da 120.000 risorse, il che ci rende la più grande azienda del Paese in termini di personale. Di queste risorse, il 54% è donna, un dato che dimostra la nostra attenzione alla parità di genere. Siamo un’azienda molto trasversale, con una grande varietà di professionalità. Per le attività che ho appena elencato, abbiamo professionisti esperti nel settore delle assicurazioni, della logistica, del commerciale, del digitale. Questa trasversalità delle competenze ci rende ancora più competitivi sul mercato.

Può illustrarci i pilastri del Piano Strategico 2024-2028 e quali trasformazioni i cittadini possono aspettarsi?
Il pilastro assoluto, come dicevo prima, sono le persone, sulle quali investiamo moltissimo. Nel piano industriale sono previste circa 30 milioni di ore di formazione. Le direttrici più importanti includono il consolidamento dell’infrastruttura logistica, un settore sul quale stiamo investendo enormemente perché rappresenta il futuro del nostro Gruppo. Negli ultimi anni abbiamo realizzato 5 grandi hub logistici, di cui due sono tra i più grandi in Europa. L’ultimo, situato a Napoli, è uno dei centri tecnologicamente più avanzati al mondo. Ovviamente, questo è un processo in continua evoluzione. Stiamo avviando il riammodernamento di 100 dei nostri siti immobiliari per trasformarli in centri logistici destinati a una logistica trasversale e integrata, inclusa la logistica sanitaria e la consegna dei pacchi.
Parallelamente, un altro grande progetto, nonché pilastro del nostro gruppo, riguarda la rete commerciale dei nostri uffici postali. Stiamo rendendo questa rete sempre più dinamica e al servizio del cittadino. Il progetto principale è il Progetto Polis, che rappresenta l’inclusione sociale per eccellenza, non solo per il nostro Paese ma probabilmente anche a livello europeo e mondiale. Abbiamo creato dei piccoli hub della pubblica amministrazione all’interno degli uffici postali situati nelle piccole città con meno di 15.000 abitanti. In questi uffici eroghiamo tutti i servizi della pubblica amministrazione. Tra i più richiesti c’è il rilascio del passaporto. Immagini un piccolo paesino di 900 abitanti, o addirittura di 46 abitanti, come quelli che abbiamo ad es. in provincia di Cuneo, dove il cittadino può recarsi all’ufficio postale sotto casa e richiedere tutti i certificati della pubblica amministrazione, incluso il passaporto. Qualcosa che solo qualche anno fa poteva sembrare un’utopia oggi è realtà, grazie a Poste Italiane.

La sua carriera è stata segnata da esperienze significative, a partire dalla Guardia di Finanza. Qual è stata l’esperienza professionale che ha avuto l’impatto maggiore sulla sua crescita personale?
“Sicuramente il percorso che ho fatto nella Guardia di Finanza mi ha lasciato elementi fondamentali che ho potuto applicare nella quotidianità della mia attività professionale, prima internamente per molti anni e oggi in Poste Italiane. Gli elementi reputazionali, la trasparenza e i valori morali sono principi che ho cercato di trasmettere ai colleghi e a tutto il team con cui lavoro. In particolare, lavorare nel gruppo Poste Italiane mi ha permesso di portare avanti questi valori, che rappresentano uno dei pilastri fondamentali del nostro piano industriale. La reputazione, la trasparenza e il senso di appartenenza sono stati per me principi cardine, e credo di essere riuscito a diffonderli tra le persone e a integrarli nei modelli operativi applicati all’interno del gruppo Poste Italiane.

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