Istat: "Pil italiano visto in crescita nei prossimi mesi"

- di: Giuseppe Castellini
 
Si comincia a respirare un’altra aria. L’Istat, nella ‘Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana’, afferma che “il miglioramento della fiducia di imprese e famiglie e la ripresa del commercio internazionale potrebbero costituire dei fattori a sostegno di un’evoluzione positiva dell’attività economica nei prossimi mesi”.
Insomma, c’è aria di recupero del Pil, che comunque ha diminuito la fase di caduta, tanto che ha già acquisito variazione acquisita positiva per il 2021 pari al 2,3%.

L’Istat evidenzia infatti che “è proseguita la fase di miglioramento della domanda e della produzione industriale globali a cui si è accompagnata la risalita delle quotazioni del Brent. A fine anno, gli scambi internazionali di merci in volume hanno superato i livelli pre-Covid. In Italia, nel quarto trimestre, il prodotto interno lordo (Pil) ha segnato una flessione determinata dai contributi negativi sia della domanda interna sia di quella estera netta. Tuttavia, l’attuale livello del Pil implica una variazione acquisita positiva per il 2021, pari al 2,3%”.

E “il calo dei consumi delle famiglie è stato fortemente concentrato nelle spese per servizi e per alcune tipologie di beni, come ad esempio abbigliamento e calzature. La flessione delle ore lavorate e delle unità di lavoro segnata nel quarto trimestre si è accompagnata a una modesta riduzione dei posti vacanti, mentre le aspettative delle imprese sull’occupazione sono migliorate”.
Quanto all’inflazione, a febbraio “ha registrato un nuovo aumento legato all’indebolimento del contributo deflativo dei beni energetici e a rincari moderati ma diffusi tra le principali componenti di fondo”
.

Insomma, ci sono segnali positivi che dovrebbero rinforzarsi nei prossimi mesi, tenendo conto che il picco della quarta ondata della pandemia da Covid-19 dovrebbe essere toccata alla fine di marzo e che da allora in poi, complice la campagna vaccinale in accelerazione, dovrebbe portare a un calo netto, benché graduale, dei contagi con un numero giornaliero di morti che, a giugno, è previsto essere sceso intorno a cinquanta.

Per quanto concerne il quadro internazionale la Nota dell’Istituto nazionale di statistica afferma che “al proseguimento della fase di crescita della domanda e della produzione industriale globali, avviatasi a partire dai mesi estivi, si è associato il recupero delle quotazioni del petrolio, che si è rafforzato nei mesi più recenti. A dicembre il commercio mondiale di merci in volume, sebbene in decelerazione rispetto al mese precedente, ha continuato ad aumentare (+0,6%) in termini congiunturali, superando i livelli pre-Covid. A febbraio, il Pmi globale sui nuovi ordinativi all’export è tornato, dopo due mesi consecutivi, a mostrare livelli compatibili con una prosecuzione della ripresa degli scambi mondiali”.

Ancora, per il 2021 la Cina ha fissato il suo target di aumento del Pil sopra il 6%, prevedendo un deciso recupero dell’attività rispetto all’anno precedente (+2,3%). Negli Stati Uniti l’attività economica ha evidenziato decisi segnali positivi, che dovrebbero essere rafforzati dal nuovo ingente piano di interventi pubblici a sostegno di famiglie e imprese in corso di approvazione.
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