Istat: "Confermata la crescita del PIL: +2,7% nel secondo trimestre 2021"

- di: Daniele Minuti
 
L'Istituto Nazionale di Statistica ha analizzato i dati del secondo trimestre del 2021 e nella lettura dettagliata diffusa oggi vengono confermate le stime preliminari di crescita importante per il Prodotto Interno Lordo del nostro Paese.

Nel secondo trimestre dell'anno in corso infatti, il PIL ha registrato un aumento del 2,7% in termini congiunturali e del 17,3% in termini tendenziali: come specificato dal comunicato rilasciato dall'Istat, il secondo trimestre del 2021 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre che lo ha preceduto sia al secondo trimestre dell'anno precedente e la variazione acquisita per il 2021 è salita di 4,7 punti percentuali.

Interessante notare come il forte recupero dell'attività produttiva generale si rifletta in una crescita marcata del valore aggiunto sia dell'industria (cresciuto dell'1,6%) che nel terziario (salito invece del 2,9%) mentre il valore aggiunto dell'agricoltura rimane sostanzialmente invariato.

Il forte recupero dell’attività produttiva riflette un aumento marcato del valore aggiunto sia nell’industria che nel terziario, aumentati rispettivamente dell’1,6% e del 2,9% e stazionario per il valore aggiunto dell’agricoltura

Per quanto  riguarda la domanda, a sostenere principalmente l'aumento del Prodotto Interno Lordo sono state le componenti interni dei consumi e degli investimenti, il cui contributo ammonta rispettivamente a +2,6% e +0,5% mentre la componente estera ha fornito un apporto che ammonta a 0,3 punti percentuali. Quello delle scorte invece è in negativo di 0,8 punti percentuali.

La domanda nazionale, al netto delle scorte, ha invece fornito un contributo positivo alla crescita del PIL calcolabile in 3,1 punti percentuali: +2,8% per quanto riguarda i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, +0,5% per quanto riguarda gli investimenti fissi a cui vanno sottratti 0,2 punti percentuali della spesa relativa alle Amministrazioni Pubbliche. 
Le ore lavorate sono aumentatedel 3,9% in termini congiunturali, le posizioni lavorative dell’1,9%, mentre i redditi pro capite sono risultati sostanzialmente stazionari.
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