Primo trimestre da record per Intesa Sanpaolo: l'utile netto sfiora i 2 miliardi di euro

- di: Daniele Minuti
 
Quello appena concluso è il miglior primo trimestre dell'anno dal 2007 per Intesa Sanpaolo: l'Istituto ha pubblicato i risultati consolidati al 31 marzo e nel periodo analizzato ha registrato un risultato netto pari a 1.956 milioni di euro, in crescita di 880 milioni di euro su base trimestrale e di oltre 900 milioni su base annua. Questo dato ha portato la Banca ad aumentare a circa 7 miliardi di euro la guidance legata al risultato netto per l'anno in corso.

Primo trimestre da record per Intesa Sanpaolo: l'utile netto sfiora i 2 miliardi di euro

I proventi operativi netti ammontano a 6.057 milioni di euro (miglior risultato trimestrale di sempre), in crescita del 6,9% su base trimestrale e dell'11,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre i costi operativi restano sostanzialmente stabili a 2.536 milioni di euro (-19% sul trimestre precedente e +0,5% sull'anno precedente, con un cost/income ratio al 41,9%) nonostante l'inflazione e gli investimenti in tecnologia. Capitolo Banca Zero-NPL: con il flusso di crediti deteriorati ai minimi storici, si segnala il costo del rischio più basso di sempre (17pb).

Si conferma elevata la posizione di liquidità, con un'ampia, diversificata e fidelizzata base di depositi, mentre Intesa Sanpaolo si conferma leader nel Wealth Management Protection & Advisory, con oltre 1.200 miliardi di euro di attività finanziarie dalla clientela.

L'Istituto rimane quindi una delle migliori banche europee per qualità degli attivi: il Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con l'aggiunta del lancio previsto entro l'estate di isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo. Per il 2023 la banca prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti nel 2023 attesi pari a oltre 13 miliardi di euro) e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell’utile netto a circa 7 miliardi di euro.

Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo (nella foto), ha così commentato: “Il 2023 si è aperto in maniera particolarmente positiva per Intesa Sanpaolo: abbiamo confermato la capacità di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi, ottenendo un utile netto pari a quasi 2 miliardi di euro.

“Negli anni la nostra Banca ha saputo sviluppare un business model che si è rivelato vincente grazie alla sua diversificazione e resilienza, alla capacità di migliorare in maniera significativa la qualità del credito e di gestire con flessibilità ed efficienza i costi operativi, incrementando progressivamente una patrimonializzazione ben superiore ai livelli richiesti. Lo abbiamo fatto in anni in cui il settore bancario è stato sottoposto a scenari notevolmente sfidanti. Il modello unico sviluppato negli anni dalla nostra Banca – con una tradizionale forza nel settore commerciale e il posizionamento di rilievo nel wealth management – ci consente di trarre benefici dal contesto attuale, caratterizzato da tassi di interesse in crescita, e allo stesso tempo garantirà resilienza e redditività nei futuri scenari di interessi in calo.

“Grazie a tutto ciò, Intesa Sanpaolo è ai vertici del settore in Europa e gioca nell’economia italiana un ruolo di rilevanza unica, a beneficio di tutti gli stakeholder.

“Nei primi tre mesi dell’anno la crescita dei ricavi da interessi ha reso possibile l’aumento dell’utile netto, di conseguenza i dividendi maturati sono pari a 1,4 miliardi di euro: di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza.

“Le imposte dirette e indirette generate sono pari a 1,4 miliardi di euro, ciò comporta un aumento di circa 300 milioni rispetto al primo trimestre 2022, con un incremento del beneficio apportato dai conti di Intesa Sanpaolo al bilancio pubblico.

“E’ in discussione l’ipotesi di un aumento della tassazione sull’utile delle banche, in considerazione dei ricavi da margini di interesse in crescita, nell’attuale situazione di incremento dei tassi da parte della BCE. Osserveremo con rispetto ogni decisione presa dal Governo. Allo stesso tempo auspichiamo che questi prelievi aggiuntivi, nel caso in cui nuove norme fiscali trovassero applicazione, vengano utilizzati per far fronte alla maggiore emergenza sociale del Paese, quella della crescita delle disuguaglianze, adottando misure a favore di chi si trova in maggiore difficoltà.

“La somma complessiva percepita nel trimestre dalle persone che lavorano in Intesa Sanpaolo è pari a 1,6 miliardi; nel 2022 abbiamo stanziato un contributo straordinario di 1.000 euro nei confronti delle nostre persone, esclusi i dirigenti, al fine di fronteggiare l’aumento del costo della vita, per un totale di circa 80 milioni. Siamo disponibili a considerare nuovi interventi ove ne avvertissimo la necessità.

“Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel trimestre è pari a 10 miliardi di euro; le aziende da noi sostenute nel ritorno da temporanee difficoltà alla normale operatività sono oltre 900 solo nel primo trimestre, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro.

“Siamo consapevoli del forte impatto che l’inflazione sta provocando nei confronti delle famiglie e per queste ragioni già nel 2022 abbiamo stanziato 30 miliardi di euro a favore di imprese e famiglie, dando la possibilità di sospendere o rimodulare mutui e prestiti, concedendo erogazioni a tassi agevolati e permettendo rateizzazioni a tasso zero; questo a conferma del ruolo di riferimento di Intesa Sanpaolo per l'economia reale. Il nostro programma di erogazioni a supporto della realizzazione del PNRR è di oltre 400 miliardi di euro. Le ingenti risorse messe a disposizione del Paese sono rese possibili dalla nostra solidità, dalla nostra redditività e dalla professionalità delle nostre persone.

“Abbiamo rafforzato le iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale con 10,5 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2023; inoltre abbiamo ampliato il programma cibo e riparo per le persone in difficoltà con circa 24,3 milioni di interventi tra il 2022 e il primo trimestre 2023.

“Confermiamo il nostro impegno in progetti per promuovere l’occupabilità come il programma “Giovani e Lavoro” finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di oltre 3.000 giovani. Allo stesso tempo il sostegno all’educazione ci vede in prima linea con un rafforzamento delle partnership con le principali università e scuole italiane. Partecipiamo a “Futura”, il nuovo programma promosso da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e Yolk™, per combattere la povertà educativa femminile e l’abbandono scolastico precoce.

“Abbiamo dato ulteriore impulso al nostro programma di intervento nell’housing sociale con l’obiettivo di promuovere 6.000 – 8.000 soluzioni abitative, avvalendoci delle competenze di primari operatori di settore anche attraverso la creazione di una nuova piattaforma Impact dedicata, per dar vita a nuove importanti iniziative.

“Il Fondo di Beneficenza nel 2023 erogherà 20 milioni di euro a enti del Terzo settore per contrastare situazioni di difficoltà rese ancora più gravi dalla crisi sanitaria, economica e sociale di questi anni. Negli ultimi 5 anni sono stati erogati 71 milioni di euro per un totale di oltre 4 mila progetti sostenuti.

“Intesa Sanpaolo è la prima banca in Europa, la seconda al mondo e unica in Italia nel Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2022 tra le 100 migliori aziende per diversità e inclusione.

“Il lancio della nuova banca digitale isybank, con quasi 400 specialisti, è previsto entro l’estate. Prosegue con decisione il rafforzamento delle competenze digitali dell’attività core della Banca. Continuiamo ad investire sulle leve della crescita, in particolare nell’innovazione tecnologica.

“Nel secondo anno di esecuzione, l’attuazione del piano di impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo: tutte le principali iniziative industriali sono ben avviate.

“I risultati solidi e positivi dei primi tre mesi dell’anno ci consentono di aumentare la previsione di utile netto del 2023 a 7 miliardi di euro. Quest’anno potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi considerati: il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l’acconto dividendo di novembre. Si tratta di risorse importanti, non solo per i nostri azionisti ma per l’economia del Paese. Grazie alla prospettiva di una maggiore redditività, accelereremo ulteriormente i progetti a favore di chi si trova in situazioni di particolare disagio sociale.

“La qualità professionale delle nostre persone è stata ed è il fattore chiave per raggiungere risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie.”
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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