INPS: saldo finanziario nel 2020 negativo per 5,7 miliardi di euro

- di: Daniele Minuti
 
Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'INPS ha elaborato il Pre-Rendiconto sociale per il 2020, presentato dal presidente del Civ Guglielmo Loy (insieme al Rendiconto sociale per il 2019) e dai dati emerge un saldo finanziario di competenza dello scorso anno in negativo per 5,7 miliardi di euro.

Il documenti spiega come il dato sia superiore alle iniziali stime ma peggiore rispetto a quello del 2019 di più di 12 miliardi di euro: causa principale è stata ovviamente la pandemia, con il gettito contributivo dello scorso anno pari a 225,5 miliardi (calo di 11 miliardi sul consuntivo 2019 e in aumento di 4 miliardi rispetto alle stime dello scorso ottobre) mentre le uscite per prestazioni istituzionali arrivano a 360 miliardi di euro (in crescita di 29 miliardi rispetto al 2019 ed in calo di 11 miliardi di euro rispetto ai 371 miliardi di euro delle previsioni).

Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza scrive nel Pre-Rendiconto che "l'attenuazione delle più negative previsioni elaborate nell'ottobre scorso è dovuta al minor ricorso alle misure di sostegno al reddito: si stima un utilizzo delle ore di cassa integrazione pari al 40% rispetto a quelle autorizzate. Con l'esplosione dell'emergenza sanitaria e l'introduzione degli ammortizzatori sociali a essa collegati, sono stati autorizzati 1,9 miliardi di ore di cassa integrazione ordinaria con meno di 700 milioni di effettivo utilizzo (il 35%) mentre sono stati autorizzati 981 milioni di cassa in deroga con un utilizzo di 494 milioni e un tiraggio del 50%".

Nel documento viene inoltre chiarito che, se vengono considerati tutti gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro con causale Coronavirus, le ore autorizzate fra aprile e dicembre 2020 superano i 4 miliardi, con le aziende che si sono assicurate le ore di fermo salvo senza poi usarne nemmeno la metà, in particolare in estate quando è stata registrata una ripresa produttiva. In vista dell'uscita dalla crisi, riforme di ammortizzatori sociali e rilancio di politiche attive del lavoro saranno fondamentali.

Per quanto riguarda le spese di carattere pensionistico, la spesa è invariata attestandosi sui 268,5 miliardi di euro: le entrate a copertura delle prestazioni a carico del bilancio statale e dei disavanzi delle gestioni previdenziali arrivano a 143 miliardi di euro (+28,47 miliardi rispetto al 2019), con il 2020 che ha visto una discesa degli invalidi civili ma un aumento della giacenza delle domande di invalidità che hanno raggiunto la cifra di 1,8 milioni.

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