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Incidenti stradali, nel 2024 circa 3mila vittime e oltre 173mila sinistri

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Incidenti stradali, nel 2024 circa 3mila vittime e oltre 173mila sinistri

La sicurezza stradale resta una delle principali criticità del sistema dei trasporti italiano. Nel 2024, secondo i dati Istat, si registrano circa 3mila vittime e oltre 173mila incidenti stradali, un bilancio che conferma la rilevanza del fenomeno e la necessità di interventi strutturali e coordinati.

Incidenti stradali, nel 2024 circa 3mila vittime e oltre 173mila sinistri

I numeri sono al centro dell’evento “Gli incidenti stradali. Un quadro territoriale”, promosso dall’Istat per presentare un’analisi aggiornata dell’incidentalità in Italia e fare il punto sul monitoraggio degli obiettivi europei di sicurezza stradale definiti dal Road Safety Policy Framework 2021-2030.

Il confronto con gli obiettivi europei
L’iniziativa offre una panoramica sui dati più recenti e sul percorso di avvicinamento agli obiettivi fissati a livello europeo, con un focus sulle differenze territoriali, sulle criticità emergenti e sulle buone pratiche locali. L’Unione europea punta a una riduzione significativa delle vittime della strada entro il 2030, un traguardo che richiede un rafforzamento delle politiche di prevenzione e una maggiore integrazione tra livelli di governo.

Sicurezza stradale e Agenda 2030
L’Istat sottolinea come l’obiettivo di ridurre le vittime degli incidenti stradali rientri a pieno titolo negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare nel target dedicato a salute e benessere. La sicurezza stradale è infatti considerata un indicatore chiave della qualità della vita e dell’efficacia delle politiche pubbliche in materia di mobilità.

Il Decennio di azione 2021-2030
Il percorso europeo si inserisce nel quadro più ampio del Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale 2021-2030, iniziativa internazionale promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalle Commissioni regionali delle Nazioni Unite. L’obiettivo è migliorare in modo coordinato infrastrutture, veicoli, normative e sistemi di controllo, intervenendo su tutti i fattori che concorrono alla riduzione dell’incidentalità.

Il ruolo dei territori e delle buone pratiche
Uno degli aspetti centrali dell’analisi riguarda il ruolo delle amministrazioni locali, chiamate a tradurre gli obiettivi strategici in interventi concreti sul territorio. Dalle politiche di moderazione della velocità alla sicurezza delle infrastrutture, fino alla promozione di una mobilità più sostenibile, le esperienze locali rappresentano un laboratorio fondamentale per l’efficacia delle misure.

Verso una cultura della mobilità sicura
All’evento partecipano esperti, operatori del settore, rappresentanti delle istituzioni, amministrazioni locali e mondo della ricerca, con l’obiettivo di rafforzare una cultura della mobilità sicura e sostenibile. Il confronto tra dati, politiche e pratiche operative è considerato un passaggio essenziale per contribuire alla riduzione dell’incidentalità e avvicinare il Paese agli standard europei di sicurezza.

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