Intelligenza artificiale, l’impatto sul lavoro nel 25° report di Confartigianato

- di: Barbara Bizzarri
 

Al centro del webinar di presentazione del 25° report di ConfartigianatoIntelligenza artificiale, lavoro e imprese’ aperto stamane da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale di Confartigianato, sono state, ovviamente, le principali tendenze macroeconomiche e congiunturali in vista dell’estate 2023 e l’analisi di alcuni indicatori che misurano l’impatto dell’Intelligenza Artificiale e dei robot sul mercato del lavoro e sul sistema delle imprese.

Intelligenza artificiale, l’impatto sul lavoro nel 25° report di Confartigianato

I dati evidenziano un cambio di paradigma determinato dalla diffusione di sistemi di IA, che conferma una marcata discontinuità con il passato. Sul mercato del lavoro sarà più probabile una polarizzazione della qualità del lavoro e l’attivazione di una domanda formazione, anche sui profili più elevati. Discusso e controverso, invece, l’effetto sulla disoccupazione tecnologica: si delineano situazioni di sostituzione di lavoro da parte dell’IA, mentre in altre imprese i processi aziendali vedranno una collaborazione tra lavoratori e sistemi di IA: proprio questi ultimi richiederanno un riequilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali.

Un fenomeno più marcato per le piccole imprese, nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA, come analisi di bilancio, funzioni di controllo, gestione del credito e della finanza d’impresa, progettazione e amministrazione di sistemi, gestione legale e del personale, direzione vendite, organizzazione e gestione dei fattori produttivi, formazione on the job, gestione dei rapporti con il mercato dell’impresa, trasferimento e del trattamento delle informazioni aziendali, informazioni e assistenza dei clienti. Lo sviluppo dell’automazione in generale pone sfide ai bilanci pubblici sia sul fronte della tassazione che su quello della spesa, in primis sui discussi sussidi per la disoccupazione. I mercati e le decisioni degli operatori economici e le interazioni con il mercato si basano sulle informazioni: lo sviluppo di sistemi di IA generale impattano sui costi di verifica della qualità e la veridicità di dati e analisi a supporto delle decisioni di impresa.

Il report evidenzia anche come, in chiave globale, i differenti tassi di investimento in R&S possano portare a squilibri geopolitici che penalizzano le economie europee. L’IA, e più in generale lo sviluppo di sistemi gestiti da macchine, delineano novità sul fronte della legislazione, in particolare nella contrattualistica, nelle assicurazioni dei rischi e nella tutela della privacy. Lo studio, sulla base di evidenze della letteratura internazionale, esamina alcuni indicatori di impatto dell’AI applicati alla struttura del mercato del lavoro europeo e dei flussi in ingresso di lavoratori nelle imprese italiane, proponendo confronti internazionali e su base regionale. In parallelo, sono stati applicati alla struttura imprenditoriale italiana i risultati di studio pubblicato dall’Ocse sulla distribuzione settoriale del ‘rischio automazione’ conseguente all’introduzione di sistemi robotizzati.

Alcune tecnologie digitali sono strettamente integrate con i processi gestiti da IA e il report di Confartigianato evidenzia come si posizionano le piccole imprese italiane nel panorama europeo rispetto l’utilizzo di alcune tecnologie abilitanti a sistemi di IA. In particolare, si osserva una maggiore diffusione di piccole imprese che utilizzano IoT, 30,5% in Italia +4 punti in più del 26,5% UE; cloud computing, diffuso nel 50,4% delle piccole imprese, +18,8 punti in più del 31,6% UE, mentre una criticità è rappresentata dalla ancora contenuta diffusione dell’utilizzo di big data, presente nel 7,3% delle piccole imprese italiane, 5,2 punti in meno del 12,5% UE.

Il report indaga le tendenze del mercato del credito, della produzione manifatturiera e delle costruzioni, delle esportazioni, dell’attività dei servizi, delle vendite al dettaglio e delle presenze turistiche. Sono esaminate le tendenze dei prezzi lungo la filiera, dalle materie prime alla produzione, fino al mercato al consumo. Sulla politica fiscale sono proposte alcune tendenze della spesa pubblica per investimenti, in particolare quelli per l’ambiente, decisivi per contrastare il dissesto idrogeologico, e della spesa del PNRR.

L’analisi territoriale, curata dall’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, presenta gli investimenti digitali e green e la quota di imprese che svolge formazione nei due ambiti, la diffusione dei profili STEM, la difficoltà di reperimento delle e-skill, il trend della domanda di lavoro, il turismo, evidenziandone le principali destinazioni e la dinamica 2019-2022 della spesa e dei pernotti della componente straniera, e l’indice Youth-Friendly Confartigianato.

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