In molti cambiano lavoro e perdono soldi per seguire i loro sogni
- di: David Lewis
Potrebbe apparire un controsenso, in un periodo - che purtroppo sta andando avanti da anni - in cui il Regno Unito vive una crisi economica che ha seriamente compromesso i bilanci delle famiglie e anche posto pesanti ipoteche su sogni e su speranze, soprattutto dei più giovani. Eppure c'è gente - tantissima, forse molto di più di quanto si possa pensare - che ha deciso di cambiare mestiere, perdendoci magari una montagna di soldi, per inseguire obiettivi che il vecchio lavoro impediva.
Con tutte le difficoltà che comporta chiudere un capitolo della propria esistenza lavorativa, per aprire uno nuovo, con quel che ne consegue in termini pratici.
Cosa significhi lasciare un lavoro per avviarne un altro, spesso completamente diverso, è intuibile.
In molti cambiano lavoro e perdono soldi per seguire i loro sogni
La nuova condizione economica, avendo cancellato chiudendo la precedente esperienza e quindi retribuzioni frutto degli anni (tra scatti di qualifica, anzianità, premi di produzione e quant'altro), impone scelte quotidiane, sapendo che spesso questo cambio radicale di vita significa dovere dimenticare abitudini consolidate.
C'è chi, come Matthew (intervistato da quotidiano ''I paper''), che lavorava nel giornalismo televisivo, a 45 anni ha deciso di lasciare tutto, per diventare insegnante di scuola secondaria, dimezzando quindi lo stipendio, passato da 55 mila sterline a 26 mila annue.
Una decisione che ha naturalmente coinvolto anche la sua famiglia - moglie e due figli -, ma di cui non si è pentito. Ora lo stipendio iniziale da insegnante è aumentato, ma, dice, oggi sta attento ai soldi molto più di quanto faceva prima: ''sto attento molto di più ai penny. Mentre prima, se un amico mi diceva di andare a mangiare e bere qualcosa, dicevo di sì, senza nemmeno pensarci, ora mi chiedo se me lo posso permettere''.
Ma i problemi che sta affrontando non lo hanno fatto certo pentire della sua scelta.
Anzi, pensando alla sua esperienza di docente e del rapporto con gli studenti, ora dice che ''Quando insegni, ti rendi conto che la vita di alcune famiglie è davvero dura. È la cosa più difficile che abbia mai fatto, ma è un lavoro straordinario. Il motivo per cui è difficile è perché sento davvero che è importante e speri di fare la differenza".
Ma la volontà dei lavoratori di accettare tagli per intraprendere una carriera più piacevole non si limita solo all’insegnamento.
Secondo una ricerca commissionata da Workforce Advisory Resource Solutions, il 73% dei Gen Z – quelli attualmente sotto i 27 anni – sarebbe disposto ad accettare un forte taglio di stipendio o a dimettersi dal proprio lavoro per passare a un percorso di carriera che sarebbe più appagante. Queste scelte, che stravolgono i canoni precedenti, sono rese ancora più difficili da prendere in considerazione che l'economia del Regno Unito stenta a riprendersi, anche se l'inflazione - che ha falcidiato i risparmi delle famiglie - sembra cominciare a rallentare, anche se non in modo percepibile dalla gente comune. E fa sorridere leggere che l'economia è tornata a crescere a novembre (dello 0,3 per cento), ma solo per effetto della corsa al consumo scatenata dalle vendite del Black Friday , con gli acquirenti a caccia di occasioni mentre la stagione chiave dello shopping natalizio era iniziata.