Nella foto, Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane
Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per la mobilità ferroviaria italiana, con il Gruppo FS Italiane protagonista di una trasformazione epocale. Al centro di questa rivoluzione ci sono tre grandi opere infrastrutturali – la linea AV/AC Brescia-Verona-Padova, il Passante AV di Firenze e la linea AV/AC Napoli-Bari – che ridisegneranno il sistema dei trasporti, portando il Paese a competere con le principali reti ferroviarie europee. Un investimento da 21 miliardi di euro che non rappresenta solo una spesa, ma una visione concreta per il futuro.
FS: l’Italia corre verso il futuro dell’Alta Velocità
La nuova linea AV/AC Brescia-Verona, parte integrante del Corridoio Mediterraneo, si sviluppa lungo un tracciato di 48 chilometri, collegando Mazzano a Verona. L’opera attraversa due regioni, tre province e undici comuni, dimostrando un impatto territoriale significativo. Tra le infrastrutture principali, spicca il sistema di gallerie di Lonato del Garda, lungo quasi 8 chilometri, che si affianca a quattro viadotti, quindici cavalcavia e un totale di ventuno gallerie naturali e artificiali.
Questo progetto ambizioso non solo migliorerà i collegamenti nazionali, ma rafforzerà il ruolo strategico dell’Italia nel contesto europeo. Il Corridoio Mediterraneo collega i porti del sud della Penisola iberica all’Europa orientale, passando per il Nord Italia, con un impatto positivo sulle economie locali e sui flussi di merci e persone.
Firenze: un gioiello tecnologico sotto la città
Il Passante AV di Firenze rappresenta un’opera di ingegneria avveniristica. Prevede la realizzazione di due gallerie parallele che attraversano il sottosuolo fiorentino, consentendo di separare il traffico ferroviario a lunga percorrenza da quello regionale. Questo intervento mira a potenziare la capacità del nodo ferroviario di Firenze, migliorando la regolarità dei treni e riducendo i tempi di percorrenza.
Le due Tunnel Boring Machines (TBM), Iris e Marika, sono al lavoro per scavare le gallerie. Iris ha già completato 1,8 chilometri del binario verso nord, mentre Marika è impegnata nello scavo della galleria verso sud. Un aspetto particolarmente innovativo del progetto è l’attenzione alla sostenibilità: le terre di scavo verranno impiegate per rinaturalizzare l’ex cava di lignite di Santa Barbara, riducendo l’impatto ambientale grazie al trasporto su rotaia.
La nuova stazione di Firenze Belfiore, progettata per sorgere a 25 metri di profondità, sarà un hub strategico di 45.000 metri quadrati, pensato per integrare mobilità ferroviaria, urbana e regionale. Un’opera che guarda al futuro, ma con solide radici nel rispetto del territorio.
Napoli-Bari: un Sud che accelera e si connette
Nel Mezzogiorno, la linea AV/AC Napoli-Bari segna una svolta storica per le infrastrutture del Sud. Con un tracciato di 145 chilometri, questo progetto si inserisce nel programma europeo TEN-T, collegando il Core Corridor “Scandinavia-Mediterraneo”. Al completamento, Napoli e Bari saranno unite in appena due ore di viaggio, contro le attuali quattro, mentre il collegamento tra Roma e Bari richiederà solo tre ore.
La costruzione di una nuova linea a doppio binario tra Napoli e Foggia consentirà di aumentare la capacità ferroviaria e migliorare l’integrazione infrastrutturale, rendendo il Sud Italia sempre più competitivo. Il progetto rappresenta una sfida ambiziosa per ridurre il divario tra Nord e Sud, offrendo al Mezzogiorno nuove opportunità economiche e sociali.
FS: una mobilità sostenibile e connessa per il futuro
Queste tre opere non sono semplici infrastrutture, ma veri e propri simboli di un’Italia che vuole crescere, innovare e collegarsi sempre più con il resto d’Europa. La riduzione dei tempi di percorrenza, il miglioramento della sicurezza e l’attenzione all’ambiente sono i pilastri di questa rivoluzione.
Il Gruppo FS Italiane si conferma leader di una mobilità sostenibile e rispettosa del territorio, capace di valorizzare le connessioni locali e di promuovere uno sviluppo equo e duraturo. Il futuro dell’Alta Velocità non è più solo un progetto sulla carta, ma una realtà in costruzione che porterà benefici tangibili a cittadini, imprese e territori. L’Italia, grazie a FS, è pronta a correre verso il domani.