• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Francia, “Le Glorieuses”: da oggi le donne lavorano gratis fino alla fine dell’anno

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Francia, “Le Glorieuses”: da oggi le donne lavorano gratis fino alla fine dell’anno

In Francia è scattato oggi, alle 11:30 del mattino, l’orologio simbolico dell’ingiustizia salariale: da questo momento e fino al 31 dicembre, le donne francesi lavoreranno “gratis” rispetto agli uomini. È il calcolo elaborato dalla newsletter femminista “Le Glorieuses”, che ogni anno individua e denuncia la data in cui, sulla base dei redditi medi, il lavoro femminile smette di essere retribuito.

Francia, “Le Glorieuses”: da oggi le donne lavorano gratis fino alla fine dell’anno

Secondo gli ultimi dati dell’Insee, l’Istituto nazionale di statistica francese, nel 2023 le donne hanno guadagnato il 14,2% in meno rispetto ai colleghi uomini. Un divario che in nove anni si è ridotto di appena 0,9 punti percentuali – dal 15,1% del 2016 all’attuale 14,2%. “Di questo passo – scrive Le Glorieuses – l’uguaglianza salariale sarà raggiunta nel 2167”. Un secolo e mezzo ancora di attesa, se la traiettoria non cambia.

Il simbolismo del tempo e del lavoro
L’iniziativa, nata nel 2015, ha ormai assunto il valore di una ricorrenza civile, una forma di protesta matematica che ogni anno segna il punto di non ritorno dell’equità economica. L’orario delle 11:30 non è casuale: è l’istante in cui, su un calendario annuale, la quota di salario persa nel confronto con gli uomini si traduce nel tempo residuo dell’anno lavorato senza retribuzione.

“Lavorare gratis” diventa così una metafora potente e concreta: non uno slogan, ma la rappresentazione numerica di un sistema che continua a pagare la metà della popolazione meno solo perché donna.

Un’uguaglianza ancora sospesa
In Francia, come in gran parte d’Europa, il gender pay gap si spiega con una combinazione di fattori: differenze di carriera, di inquadramento contrattuale, di accesso ai ruoli decisionali, ma anche con la persistente divisione sociale del lavoro domestico e di cura. Le donne sono più spesso impiegate in settori a basso salario, più soggette al part-time, più esposte a interruzioni di carriera.

Eppure la Francia si considera, non a torto, tra i Paesi più avanzati d’Europa sul piano legislativo: la legge sulla parità retributiva risale al 1972, e negli ultimi anni sono stati introdotti strumenti di monitoraggio come l’“indice di uguaglianza professionale”, che obbliga le aziende a rendicontare pubblicamente le differenze salariali interne. Ma i progressi, evidenzia Le Glorieuses, sono lenti, frammentari e troppo prudenti.

L’eco politico e sociale
Ogni anno il “giorno delle Gloriose” riapre il dibattito pubblico in Francia, coinvolgendo politica, imprese e opinione pubblica. Movimenti femministi, sindacati e associazioni organizzano campagne e flash mob per ricordare che il salario non è solo una questione economica, ma una misura di libertà e dignità.

“Finché le donne saranno pagate meno, non ci sarà uguaglianza vera”,
scrive la fondatrice della newsletter, Rebecca Amsellem, economista e attivista, che da anni trasforma questa data in un termometro sociale della democrazia francese.

La cifra del 14,2% non è soltanto un differenziale statistico: rappresenta ore di lavoro non riconosciuto, competenze svalutate, opportunità negate. Ed è anche una linea invisibile che attraversa tutti i settori, dalle fabbriche agli studi professionali, fino alla pubblica amministrazione.

Un futuro troppo lontano
Che l’uguaglianza salariale possa arrivare, se mai arriverà, nel 2167, suona come una provocazione aritmetica, ma anche come una condanna morale. Un secolo e mezzo per colmare un divario che non è tecnico ma culturale.

“Le Glorieuses” lo ripete da anni: serve una svolta strutturale, che combini trasparenza retributiva, politiche di conciliazione più giuste e un cambio profondo nei modelli aziendali e familiari.

Per ora, il dato resta un promemoria severo: dal 10 novembre alle 11:30, le donne francesi lavorano simbolicamente gratis. Ma non smettono di contare, né di contare su un Paese che – nonostante le leggi e le promesse – deve ancora imparare a dare al lavoro delle donne il giusto prezzo e il giusto peso.

Notizie dello stesso argomento
Nessun record risponde ai criteri di ricerca
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720