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Fnac Darty supera il 41% del capitale di Unieuro: l'acquisizione è sempre più vicina

- di: Barbara Leone
 
Fnac Darty supera il 41% del capitale di Unieuro: l'acquisizione è sempre più vicina
Svolta in vista per Unieuro, leader italiano nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici. La giornata di, infatti, ha visto una decisa accelerazione dell’operazione lanciata dal gruppo francese Fnac Darty che, insieme a Ruby Equity Investment (entrambe sotto il controllo del miliardario ceco Daniel Kretinsky), aveva lanciato la scorsa estate un’offerta pubblica di acquisto (Opa) sulla società con sede a Forlì. La mossa compiuta ieri rappresenta un avanzamento importante per l’operazione, con l’acquisizione di circa 5,3 milioni di azioni ordinarie della società, portando così Fnac Darty a detenere una quota pari al 41% del capitale di Unieuro. Questa quota include sia le azioni acquistate di recente sia quelle già in possesso del gruppo francese. L’obiettivo finale di Fnac Darty è di raggiungere una soglia del 66,7% del capitale sociale di Unieuro per consolidare ulteriormente la propria posizione sul mercato italiano, abbassando il target originario del 90% e manifestando così una volontà di adattamento rispetto alla risposta del mercato. Con oggi come ultimo giorno utile per aderire all’offerta, i piccoli azionisti avranno fino alle 17:30 per decidere se cedere le proprie azioni.

Fnac Darty supera il 41% del capitale di Unieuro: l'acquisizione è sempre più vicina

Enrique Martinez, CEO di Fnac Darty, ha commentato con soddisfazione il risultato raggiunto: “Le azioni portate in adesione, sommate alla partecipazione da noi già detenuta, rappresentano oggi più del 41% del capitale sociale di Unieuro, di cui il 25% solo nella giornata odierna”. Secondo Martinez, l’ultimo giorno di adesione potrebbe rivelarsi cruciale, con molti azionisti che tendono a prendere decisioni nelle ultime ore. Il CEO ha inoltre confermato l’autorizzazione ufficiale della Commissione Europea per proseguire con il processo di acquisizione, non ravvisando problematiche di concorrenza. L’autorizzazione della Commissione Europea rappresenta un passaggio significativo per Fnac Darty: nella fase di pre-notifica non sono emerse criticità in termini di concorrenza, elemento che riduce la probabilità di ostacoli durante l’esame formale dell’operazione. Inoltre, viene allontanato lo spettro del golden power, il potere speciale che consente al Governo italiano di intervenire su acquisizioni in settori ritenuti strategici. Quest’ipotesi era stata sollevata recentemente da Bloomberg, indicando Unieuro come una delle aziende di rilevanza strategica per l’interesse nazionale. La chiarezza della Commissione Europea su questo punto appare come un passo in avanti verso l’acquisizione, contribuendo a dissipare eventuali timori tra azionisti e stakeholder coinvolti. Tant’è veroche Martinez ha sottolineato: “Con la rinuncia alla condizione antitrust e le adesioni viste fino a ieri, abbiamo intrapreso un passo significativo verso il successo dell’offerta”.

Nonostante l’ottimismo, restano alcuni interrogativi. Due gruppi transalpini, Iliad e Amundi, detengono rispettivamente il 12% e il 5% delle azioni Unieuro. Se decidessero di aderire, Fnac Darty potrebbe superare la soglia dei due terzi del capitale, rendendo l’offerta ancora più solida. Al momento, non ci sono conferme ufficiali da parte di Iliad o Amundi, sebbene la loro adesione venga considerata quasi scontata dagli analisti. Dal canto suo, Unieuro, si trova ora al centro di una trasformazione che potrebbe modificare in modo significativo la propria identità. Se da un lato l’acquisizione porterebbe benefici economici e operativi, dall’altro vi è la sfida di preservare il valore del brand e la sua vicinanza al mercato italiano. Rimane anche da vedere come i sindacati e i dipendenti Unieuro reagiranno ai possibili cambiamenti, soprattutto in termini di integrazione dei team e delle risorse, nonché di eventuali riduzioni di personale o riallocazioni strategiche. In passato, fusioni di questo genere hanno portato sia vantaggi che sfide nella gestione delle risorse umane e dell’efficienza operativa.

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