Fmi: "Tassare i redditi più alti per pagare i conti del Covid-19"

- di: Brian Green
 
La crisi da Covid-19 deve essere affrontata con la massima determinazione degli Stati e i rispettivi Governi dovrebbero prendere in considerazione l'opzione di elevare il livello delle tasse per i più ricchi per pagare i conti del Covid, con un contributo provvisorio da imporre sui redditi o sui patrimoni elevati. Non lo dice un economista o un semplice think tank, ma il Fondo monetario internazionale che sostiene che i Paesi maggiormente colpiti dalla crisi pandemica dovrebbero considerare "un contributo temporaneo alla ripresa dal Covid" da chiedere ai redditi più alti.
L'Fmi sostiene che questo contributo non solo potrebbe aiutare a ridurre le disuguaglianze, ma soprattutto, in ottica futura, "aumenterebbe la probabilità di una mobilità intergenerazionale", dal momento che sono i giovani i soggetti economicamente più vulnerabili, quelli che stanno pagando il prezzo più alto alla crisi da Coronavirus.

L'ammonimento che viene dall'Fmi è che ''fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo, la politica di bilancio deve continuare a dare sostegno e restare flessibile", aggiungendo che, una volta superata la crisi, occorre un forte impegno per promuovere un'economia "verde e più equa".
Una volta domata (o almeno messa sotto controllo) la pandemia, grazie alle campagne vaccinali , ha detto Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor del Fondo, si avrà una "crescita economica più forte che renderà più di 1.000 miliardi di dollari di ulteriori entrate fiscali nelle economie avanzate entro il 2025".
I vaccini (che si ripagherebbero da soli, ha detto) sono il migliore investimento che i governi possono sostenere, a fronte di una crescita de debito pubblico mondiale che, salito al 97 per cento alla fine dello scorso anno, a medio termine dovrebbe sfiorare il 100 per 100.

"Finché la pandemia non sarà sotto controllo a livello globale" - ha puntualizzato Gaspar - "le politiche di bilancio devono rimanere flessibili e sostenere i sistemi di assistenza sanitaria, le famiglie e le imprese redditizie".
Se la campagna vaccinale mondiale procedesse speditamente, la ripresa sarebbe più veloce e "permetterebbe di guadagnare novemila miliardi di Pil mondiale entro il 2025, per due quinti a vantaggio delle economie avanzate". Gaspar, nella veste di direttore del dipartimento Affari fiscali del Fondo, ha ricordato che l'Fmi insiste sull'applicazione di una tassa di bassa intensità sugli utili d’impresa, per fermare l’erosione delle basi imponibili nazionali provocata dalle allettanti legislazioni fiscali dei paradisi fiscali.
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