EY: "In calo gli italiani che vogliono acquistare un'auto elettrica"

- di: Barbara Bizzarri
 

Secondo l’EY Mobility Consumer Index 2024, lo studio che analizza le tendenze di mobilità globale in 28 Paesi, incluso l’Italia, emerge un quadro complesso ma interessante sull’adozione dei veicoli elettrici ed ibridi. Il 57% degli intervistati a livello mondiale ha dichiarato di voler acquistare un veicolo elettrico o ibrido, con un aumento del 2% rispetto al 2023. Tra i principali fattori che motivano questa scelta, il 37% degli intervistati ha indicato il costo elevato del carburante come la principale ragione per allontanarsi dai veicoli a combustione interna (ICE), superando persino le preoccupazioni ambientali, che solitamente guidano queste decisioni.

L'evoluzione globale del mercato elettrico

L’analisi rivela che l’adozione di veicoli elettrici sta guadagnando terreno in molti mercati globali. I Paesi che mostrano il maggiore interesse verso questa tipologia di veicoli sono la Cina, dove il 78% degli intervistati ha dichiarato di voler acquistare un’auto elettrica, seguita da Singapore (74%), Norvegia e Thailandia (73%), e Vietnam (72%). Tuttavia, i Paesi dell'Unione Europea si posizionano a un livello più basso, con una media di circa il 57%.

Paesi come l’Australia, con un aumento del 26% nell'intenzione di acquisto di veicoli elettrici rispetto al 2023, e il Giappone (+15%), evidenziano una crescente fiducia nei confronti di questa tecnologia. Anche Paesi europei come l’Olanda (+6%) mostrano un trend positivo, spinti da politiche ambientali e incentivi che stimolano l’adozione.

Il caso italiano: tra interesse e ostacoli

In Italia, la propensione all'acquisto di veicoli elettrici e ibridi rimane alta, ma ha mostrato un lieve calo rispetto al 2023. Circa il 53% degli intervistati ha dichiarato di voler acquistare un nuovo veicolo nei prossimi 24 mesi, con una leggera flessione rispetto all’anno precedente, dovuta principalmente all’incertezza economica (14%) e ai rischi di recessione, che scoraggiano i consumatori dall’effettuare investimenti importanti come l’acquisto di un’auto.

Nel 2024, il 65% degli italiani si è detto intenzionato ad acquistare un veicolo elettrificato (BEV, PHEV o ibrido) nei prossimi due anni, contro il 70% del 2023. Nonostante questo calo, l’Italia rimane sopra la media globale (62%), posizionandosi al sesto posto tra i Paesi esaminati.

Un aspetto interessante riguarda l’aumento della propensione all'acquisto di veicoli BEV (elettrici a batteria), passata dal 21% al 22%, seppure ancora sotto la media globale del 24%. I veicoli plug-in, invece, vedono una diminuzione dal 22% al 20%, mantenendo però un livello superiore alla media globale del 12%. Anche l'interesse verso i veicoli ibridi è in leggera flessione, scendendo dal 27% al 23%.

I motivi dietro la scelta dei veicoli elettrici

Il prezzo del carburante per i veicoli a combustione interna è il principale motore di questo cambiamento: il 37% degli italiani lo considera un fattore determinante per l'acquisto di veicoli elettrici o ibridi. Altri elementi di spicco sono la riduzione delle spese di manutenzione (17%) e il miglioramento delle prestazioni rispetto ai veicoli tradizionali, con un occhio attento alla sostenibilità ambientale, considerata un importante criterio di scelta dal 42% degli intervistati.

Tuttavia, gli ostacoli principali all’adozione dell’elettrico in Italia sono la mancanza di infrastrutture adeguate e il costo elevato dei veicoli. Circa il 33% degli intervistati ha segnalato la limitata autonomia dei veicoli elettrici con una singola ricarica come un freno alla diffusione di questa tecnologia. Anche i lunghi tempi di ricarica sono una barriera significativa, indicata dal 30% degli utenti, soprattutto a causa della carenza di stazioni di ricarica fast, capaci di ridurre drasticamente i tempi.

Lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica in Italia

Nonostante questi ostacoli, l’Italia ha fatto passi avanti importanti negli ultimi dodici mesi. Il numero di punti di ricarica per veicoli elettrici è cresciuto dell’11%, superando i 50.000 punti nel 2024, di cui oltre 5.000 fast (da 50 a 150 kW) e 1.500 super fast (da 150 a 450 kW). Questi sviluppi rappresentano un chiaro segnale di attenzione verso le tecnologie che riducono i tempi di ricarica, migliorando l’esperienza degli utenti e stimolando la fiducia nei confronti dei veicoli elettrici.

L’importanza degli incentivi e delle politiche nazionali

Gli incentivi economici sono considerati cruciali per sostenere la transizione elettrica. L’esperienza della Germania, dove la rimozione improvvisa dei sussidi ha portato a un calo significativo delle immatricolazioni di veicoli elettrici, è un monito anche per l’Italia. Nel nostro Paese, infatti, la conferma degli incentivi statali a giugno 2024 ha portato a un aumento del 116% delle immatricolazioni di veicoli BEV e ibridi rispetto all’anno precedente.

Le sfide future: infrastruttura e customer experience

Per sostenere il passaggio verso la mobilità elettrica, sarà fondamentale continuare a investire nell’espansione delle infrastrutture di ricarica, soprattutto lungo la rete autostradale, dove la presenza di punti di ricarica fast è ancora limitata. Inoltre, sarà cruciale migliorare l'esperienza del cliente, integrando piattaforme digitali che semplifichino l’accesso ai servizi di ricarica, offrendo maggiore trasparenza su costi e tempi.

L’adozione di standard interoperabili tra i diversi operatori del settore sarà determinante per garantire un’esperienza di ricarica senza interruzioni, aumentando la fiducia dei consumatori e incentivando l’adozione dei veicoli elettrificati. Solo così si potrà garantire che la transizione elettrica diventi una realtà concreta anche in Italia.

Tags: ey, automotive,
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