Terna: "Consumi stabili, ma è cruciale accelerare sulla transizione energetica"
- di: Matteo Borrelli
A novembre, il fabbisogno elettrico italiano ha toccato 25,1 miliardi di kWh, rimanendo pressoché stabile (+0,2%) rispetto allo stesso mese del 2023, nonostante un giorno lavorativo in meno e temperature più basse. A dichiararlo è Terna, che sottolinea però una crescita del dato destagionalizzato e corretto per calendario e clima: +1,3%. “Questi numeri evidenziano una sostanziale resilienza della domanda elettrica, ma il contesto ci impone di accelerare sugli investimenti in rinnovabili e accumuli”, sottolineano i vertici dell’azienda.
Terna: "Consumi stabili, ma è cruciale accelerare sulla transizione energetica"
In un contesto di generale stabilità, i consumi industriali mostrano segnali di flessione. L’Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali (Imcei) elaborato da Terna registra un calo del 5,8% rispetto a novembre 2023 (-5,1% il dato corretto). Settori come cemento, ceramiche e alimentare crescono, mentre chimica, siderurgia e mezzi di trasporto registrano contrazioni significative.
“La trasformazione industriale è ancora in corso e richiede energia più pulita e a costi competitivi. È un nodo che dobbiamo sciogliere rapidamente per mantenere la competitività del nostro sistema produttivo,” dichiarano fonti vicine a Terna.
Produzione nazionale: meno carbone, più fotovoltaico
L’84,9% della domanda è stato soddisfatto dalla produzione interna, mentre il restante 15,1% è stato coperto dall’import, in calo del 16,6% rispetto a novembre 2023. Le rinnovabili, nonostante un contributo annuale in crescita (42% contro il 37,3% del 2023), hanno visto a novembre una riduzione al 33,9% della domanda soddisfatta, complice il calo dell’eolico (-40,8%) e dell’idroelettrico (-25,9%).
A brillare è il fotovoltaico, con una crescita del 30,6%, spinta da nuova capacità installata (+353 GWh) e maggior irraggiamento (+117 GWh). “La crescita del solare è un segnale incoraggiante, ma resta molto lavoro da fare per compensare il calo di altre fonti rinnovabili e il phase-out del carbone,” osservano gli esperti.
Accumuli e nuove installazioni: segnali positivi
Tra gennaio e novembre 2024, l’Italia ha visto aumentare di 6.714 MW la capacità rinnovabile, trainata dal fotovoltaico (+6.108 MW). Anche gli accumuli energetici hanno registrato una crescita significativa: +1.882 MW di potenza nominale.
“La capacità di stoccaggio è fondamentale per garantire la stabilità del sistema elettrico, specialmente in un contesto di transizione energetica accelerata. Con quasi 12.200 MWh di capacità installata, stiamo facendo passi avanti, ma dobbiamo continuare a investire,” dichiarano da Terna.
Prospettive e sfide
Con 75,8 GW di capacità rinnovabile installata e il superamento degli obiettivi di Burden Sharing 2024, l’Italia avanza nella transizione energetica, ma le sfide restano. “L’infrastruttura di rete deve essere adattata per supportare una crescita così rapida delle rinnovabili. È un impegno che non riguarda solo Terna, ma l’intero sistema Paese,” concludono dall’azienda.
Mentre il Paese punta a decarbonizzare, la strada è chiara: aumentare la resilienza del sistema elettrico e accelerare sugli investimenti in energia pulita. Terna, con il suo ruolo centrale, resta un attore strategico per il futuro energetico dell’Italia.