In Europa cresce la domanda di energia, rinnovabili sotto pressione

- di: Marta Giannoni
 
Domanda di energia in crescita: un futuro più verde?
La domanda di energia elettrica in Europa è destinata a crescere del 3% annuo fino al 2026, trainata dalla ripresa economica e dall’espansione dei data center. Secondo Bloomberg Intelligence, il settore delle rinnovabili, in particolare eolico e solare, sarà al centro di questa crescita, con un aumento annuo della produzione di oltre il 10%. Entro il 2026, le rinnovabili potrebbero rappresentare più di un terzo del mix energetico europeo.

Nucleare e idroelettrico: punti fermi del mix energetico

L’energia nucleare, pur rimanendo stabile in termini di produzione, si conferma un elemento essenziale per garantire la sicurezza energetica. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), nel 2025 il nucleare potrebbe raggiungere un nuovo massimo storico. Tuttavia, la produzione idroelettrica potrebbe subire rallentamenti, complice la normalizzazione dei bacini idrici e l’impatto del cambiamento climatico.

Il declino del carbone e il ruolo strategico del gas
La transizione energetica europea vede un’accelerazione della dismissione degli impianti a carbone, con un calo annuale del 15-16%. “Il carbone non è più sostenibile né economicamente né ambientalmente”, ha dichiarato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’AIE. Il gas naturale, invece, si conferma un attore chiave per garantire la stabilità del sistema, compensando la variabilità delle rinnovabili.

Prezzi dell’energia: volatilità e sfide climatiche
L’instabilità dei prezzi del gas, accentuata dalla crisi geopolitica in Ucraina, rappresenta una sfida costante. Le quotazioni al Ttf di Amsterdam sono scese a 45 euro per megawattora, ma rimangono soggette a forti oscillazioni. Inoltre, eventi climatici estremi, come i periodi di “Dunkelflaute” (assenza di sole e vento), evidenziano i limiti di un sistema sempre più dipendente dalle rinnovabili.

Investimenti e prospettive future
Per sostenere la transizione, l’Europa dovrà investire massicciamente in infrastrutture per le energie rinnovabili e nella modernizzazione delle reti. Secondo un rapporto della Commissione Europea, serviranno circa 1.000 miliardi di euro entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi climatici. Inoltre, la ricerca sull’idrogeno verde e sulle tecnologie di accumulo energetico potrebbe rappresentare un punto di svolta.
L’Europa si trova davanti a un bivio: trasformare la crisi energetica in un’opportunità per guidare la transizione globale o rischiare di rimanere intrappolata nelle vecchie dinamiche del mercato.

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