I mercati sembrano reagire al tonfo di ieri
- di: Redazione
Il mercato azionario giapponese ha reagito dopo il crollo di ieri. Il principale indice giapponese, il Nikkei 225,
ha recuperato oltre l'8%, a oltre 34.000, già nei primi minuti di contrattazioni, dopo che la chiusura di ieri era stata drammatica, a 31.458, con un arretramento del 12,4%, la peggiore prestazione dopo il Lunedì nero del 1987.
I mercati sembrano reagire al tonfo di ieri
Anche Wall Street ha mostrato segnali di stabilità, come indicato dall'andamento dei futures S&P 500 che hanno messo a segno un + 0,9% nelle prime contrattazioni. Più robusto il recupero dei futures Nasdaq, con un +1,2%.
In sofferenza appaiono invece l'S&P 500 e il Nasdaq Composite.
Anche le valute sembrano avere assorbito lo shock di ieri. Il dollaro si è infatti attestato a quota 145,64 rispetto allo yen, dopo che nella giornata di ieri aveva perso, nel rapporto con la moneta giapponese, l'1,5% lunedì, fino a 141,675.
Il dollaro ha ridotto le perdite sul franco svizzero, valuta rifugio, attestandosi a 0,8546 franchi, dopo avere toccato anche 0,8430.
A corroborare la ripresa c'è il rimbalzo dell'indice dei servizi ISM degli Stati Uniti a 51,4 per luglio. In particolare, l'indice dell'occupazione è balzato di 5 punti a 51,1, suggerendo che il rapporto sulle buste paga della scorsa settimana potrebbe aver sopravvalutato la debolezza del mercato del lavoro.
I rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni sono tornati al 3,84%, dopo aver toccato il minimo del 3,667%.
Sui mercati energetici, i prezzi del petrolio sono rimbalzati martedì mattina, dopo che la notizia del ferimento di diversi militari statunitensi in un attacco contro una base militare in Iraq ha alimentato i timori di un conflitto più ampio.
I future sul greggio US West Texas Intermediate CLc1 sono saliti di 1,18 dollari, ovvero dell'1,6%, a 74,12 dollari al barile.