Il cinema italiano riparte: segnali positivi per il 2025
- di: Giulia Caiola
L’inizio del 2025 porta buone notizie per il settore cinematografico italiano, che sembra finalmente uscire da un lungo periodo di difficoltà. I dati rivelano un incremento del 10% degli incassi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un picco del 28% durante le festività natalizie. Questo risultato, sebbene ancora preliminare, rappresenta un’iniezione di fiducia per un’industria che sta cercando di ritrovare il suo pubblico.
Secondo le rilevazioni del box office, nei primi otto giorni dell’anno le produzioni nazionali hanno registrato incassi per 9 milioni di euro, pari al 35,35% del totale, superando le pellicole americane, che si sono fermate a 6 milioni (23,63%). Questo primato momentaneo è un segnale positivo per il cinema italiano, che nel 2024 ha raggiunto un totale di 122 milioni di euro, tornando ai livelli medi del triennio 2017-2019.
Il cinema italiano riparte: segnali positivi per il 2025
Parte del merito va attribuito all’iniziativa “Cinema Revolution”, sostenuta dal Ministero della Cultura in collaborazione con Cinecittà. L’accesso alle sale al prezzo ridotto di 3,50 euro per i film italiani ed europei ha reso il cinema più accessibile, contribuendo a riportare in sala un pubblico giovane. Questo dato è significativo: gli under 25 hanno rappresentato il 43% degli ingressi nel 2024, confermando che le nuove generazioni possono essere una leva fondamentale per la ripresa.
«Questi numeri testimoniano la bontà del percorso intrapreso», ha dichiarato la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, che ha espresso soddisfazione per il rifinanziamento del progetto anche nel 2025. Tra i titoli di punta, Diamanti di Ferzan Ozpetek si è confermato il film italiano più visto del 2024, seguito da Il ragazzo dai pantaloni rosa, che ha toccato temi sociali delicati, dimostrando che il pubblico italiano è sempre più sensibile a narrazioni profonde e inclusive.
Un confronto con il panorama internazionale
Nonostante i progressi, il mercato resta dominato dalle produzioni americane, che nel 2024 hanno rappresentato il 54,2% degli incassi totali. Tuttavia, il cinema italiano ha mostrato una resilienza sorprendente: con una quota di mercato del 24,6%, ha superato la media prepandemica, dimostrandosi più competitivo rispetto ad altri Paesi europei, come la Spagna.
Anche il periodo estivo ha segnato un punto di svolta, con un trimestre record tra giugno e agosto, in cui gli incassi hanno superato quelli dello stesso periodo del 2023. Questo dato rappresenta un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, quando la stagione estiva era considerata un periodo critico per il cinema.
Le sfide ancora aperte
Nonostante i segnali positivi, il settore deve affrontare alcune criticità. Una delle principali è la necessità di ampliare l’offerta di generi cinematografici. Al momento, la produzione italiana si concentra su pochi filoni narrativi, spesso meno competitivi rispetto a quelli di Paesi come la Francia. La diversificazione dei generi potrebbe attrarre un pubblico più ampio e contribuire a consolidare la ripresa.
Inoltre, permane la sfida di riportare al cinema le fasce di età più avanzate, che durante il 2024 hanno registrato una partecipazione inferiore rispetto al periodo prepandemico. Gli over 60, tradizionalmente un pubblico fedele, sembrano ancora riluttanti a tornare in sala, forse a causa delle abitudini cambiate durante la pandemia o della percezione di un’offerta meno adatta ai loro gusti.
Prospettive per il futuro
Il cinema italiano ha dimostrato di essere sulla strada giusta. L’impegno delle istituzioni, unito alla creatività degli operatori del settore, ha permesso di superare un periodo particolarmente complesso. La sfida ora è quella di consolidare i risultati ottenuti, puntando su una programmazione di qualità e su strategie di marketing innovative.
Come ha sottolineato Alessandro Usai, presidente dell’Anica, «il ritorno ai livelli pre-crisi è un traguardo importante, ma non dobbiamo fermarci qui. Serve uno sforzo collettivo per rafforzare ulteriormente il legame tra il pubblico e il cinema italiano, soprattutto in un contesto internazionale sempre più competitivo».
L’obiettivo è chiaro: riportare il cinema al centro della vita culturale del Paese, facendo leva su una tradizione che ha saputo rinnovarsi e adattarsi ai tempi. Se il trend positivo del 2024 e l’inizio promettente del 2025 sono indicativi, l’industria cinematografica italiana potrebbe essere pronta a vivere una nuova stagione di successi.