FOTO: Guido Cagnacci, Morte di Cleopatra, 1660-1662, © Pinacoteca di Brera, Milano – MiC
Il mito di Cleopatra rivive a Torino
Presso lo Spazio Scoperte della Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino un seducente viaggio di oltre 2000 anni guida i visitatori nella storia e nel mito di Cleopatra, regina d’Egitto.
Fino al 23 marzo la mostra Cleopatra. La donna, la regina, il mito racconta la fascinazione esercitata nei secoli in diversi campi della cultura, dalla letteratura al cinema, anche attraverso tracce storico-archeologiche del personaggio e del suo tempo.
Il percorso, a cura di Annamaria Bava ed Elisa Panero, riporta al centro degli studi l’enigmatica Testa di fanciulla, cosiddetta di Cleopatra, in marmo bianco, risalente alla metà del I secolo a.C., alla quale si affiancano manufatti archeologici e sculture antiche, provenienti dal patrimonio dei Musei Reali e da collezioni pubbliche e private. I lavori in mostra dialogano con opere pittoriche e grafiche e con documenti cinematografici che hanno visto protagonista nel corso dei secoli la regina d’Egitto.
Primitive. A Roma le sculture di Cyril de Commarque
C’è tempo fino al 19 gennaio per visitare, a Palazzo delle Esposizioni, nella Sala Fontana, a ingresso gratuito, la mostra dell’artista francese Cyril de Commarque dal titolo “Primitive”, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo.
Sette sculture in legno e un’installazione sonora invitano a riflettere criticamente sulla percezione umana della natura nell’era dell’Antropocene, l’epoca definita dal massiccio impatto delle attività umane sul pianeta, dove gli ecosistemi primitivi costituiscono ultimo legame intatto dell’umanità con l’originario.
Primitive interpreta poeticamente le immagini satellitari delle zone di distruzione delle foreste primitive. I motivi ripetitivi della deforestazione diventano la struttura estetica delle sculture realizzate con gli alberi abbattuti negli anni Settanta nel giardino d’infanzia dell’artista.
Attraverso queste foreste Cyril de Commarque esplora la nozione di primitivo come ritorno all’infanzia della vita, agli ecosistemi.
Attraverso ogni opera, inizialmente realizzata grazie alla precisione di un robot industriale, Kuka, e poi completata meticolosamente a mano, l’artista si interroga sull’evoluzione umana e tecnologica.
A Venezia l’universo visionario di Roberto Matta
Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia rende omaggio fino al 23 marzo a uno dei più importanti artisti del XX secolo. La mostra celebra Roberto Matta, surrealista e visionario, la cui poliedrica creatività spazia dalla pittura al design. Nell’universo artistico del pittore e architetto cileno l'irrazionale si unisce alla geometria e l'impegno sociale si intreccia con l'estetica. L'esposizione, che abbraccia i capolavori dell'artista, offre un'opportunità unica per immergersi nel complesso e affascinante universo di questo poliedrico, autore, pittore, disegnatore, artista militante.
La mostra vuole anche celebrare il legame storico di Matta con Venezia, città nella quale arriva per la prima volta nel 1948, tra gli artisti della collezione Peggy Guggenheim ospitata nell’epocale esposizione al Padiglione della Grecia.
A Bologna Tutti De Sica
Prorogata fino al 9 febbraio, la mostra Tutti De Sica. Regista & interprete, nei rinnovati spazi della Galleria Modernissimo, promossa della Cineteca di Bologna, rilegge la vita e l’arte di un grande innovatore, a 50 anni dalla scomparsa.
A Bologna immagini, foto dentro e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali, il baule dei ricordi dei figli Emi, Manuel e Christian conducono il visitatore nell’universo di Vittorio De Sica
Il lavoro sull’archivio conservato da Emi De Sica, dal 2016 custodito dalla Cineteca di Bologna, va di pari passo con i tanti progetti di restauro dei film di Vittorio De Sica, da Sciuscià a Ladri di biciclette, da Miracolo a Milano a Matrimonio all’italiana.