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Manovra 2026: affitti brevi, oro e iper-ammortamento al centro

- di: Bruno Legni
 
Manovra 2026: affitti brevi, oro e iper-ammortamento al centro

Vertice di maggioranza a Palazzo Chigi: la prima linea degli aggiustamenti.

(Foto: la Presidente del consiglio Giorgia Meloni).

La maggioranza ha avviato un confronto serrato sulle modifiche da apportare alla Legge di Bilancio 2026. Attorno al tavolo di Palazzo Chigi si sono riuniti la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier, il ministro dell’Economia e i capigruppo, per tracciare la rotta delle prossime settimane. L’incontro, durato circa due ore, è stato definito “proficuo e costruttivo”, segnale di una volontà politica di compattarsi in vista del passaggio parlamentare.

I dossier principali riguardano affitti brevi, iper-ammortamento, dividendi, esenzione Isee sulla prima casa e un nuovo pacchetto di norme per favorire l’emersione dell’oro da investimento. Il governo prevede un’altra riunione “conclusiva” per definire gli interventi prioritari.

Affitti brevi: cedolare secca al 21 % per un massimo di tre immobili

Uno dei punti centrali della discussione è la revisione del regime fiscale degli affitti brevi. L’ipotesi più probabile è il ritorno della cedolare secca al 21 % per chi affitta fino a tre immobili. La misura punta a dare respiro ai piccoli proprietari e al comparto turistico-ricettivo.

Il Ministero dell’Economia frena però su eccessive aperture: l’indirizzo resta quello di evitare misure con impatti di bilancio non coperti. Nel Parlamento, intanto, cresce la pressione degli emendamenti: la sola Forza Italia ha segnalato 70 proposte su un limite teorico di 39.

Iper-ammortamento: verso una proroga per gli investimenti innovativi

L’altro grande capitolo riguarda l’estensione dell’iper-ammortamento per gli investimenti in digitalizzazione e tecnologie avanzate. La proroga potrebbe arrivare fino al 2027, con la possibilità di completare gli investimenti entro settembre dello stesso anno. La misura mira a sostenere il tessuto produttivo, in particolare le imprese impegnate nella transizione tecnologica ed energetica.

Sono allo studio anche meccanismi semplificati di certificazione e una possibile rimodulazione delle aliquote per favorire gli investimenti ad alto contenuto tecnologico.

Oro da investimento: una procedura per far emergere le giacenze

Particolarmente delicato il capitolo relativo all’oro fisico. In manovra potrebbe essere introdotta una procedura di regolarizzazione per chi detiene oro da investimento privo di documentazione: si valuta un’imposta sostitutiva, compresa tra il 12,5 % e il 13 %, applicata al valore delle giacenze.

La misura avrebbe un duplice obiettivo: favorire la trasparenza fiscale e generare un gettito aggiuntivo. Restano però complessità tecniche importanti: certificazione del valore, controlli, modalità operative per gli operatori professionali.

Condoni, canone Rai, IRAP: le frizioni nella maggioranza

Le tensioni nella maggioranza non mancano. Fratelli d’Italia spinge per quattro condoni edilizi, mentre la Lega rilancia l’idea di un silenzio-assenso dopo sei mesi per le pubbliche amministrazioni. Sul fronte del canone Rai, la Lega propone la riduzione da 90 a 70 euro, trovando l’immediato dissenso di Forza Italia.

Sul versante delle imprese, viene valutato un aumento dello 0,5 % dell’IRAP sui grandi istituti bancari, misura che ricadrebbe su gran parte del settore. La discussione è ancora aperta e potrebbe generare ulteriori frizioni.

Reazioni politiche e calendario dei prossimi passi

Forza Italia, attraverso il capogruppo al Senato, ha rimarcato il peso del dibattito in Commissione, dichiarando che l’obiettivo è ottenere un confronto “vero” e non solo formale. Il ministro dell’Economia ha ribadito la necessità di chiudere la manovra entro Natale, condizione essenziale per mantenere credibilità sui mercati e allinearsi agli impegni europei.

La prossima settimana è già previsto un nuovo incontro della maggioranza per definire la lista definitiva delle modifiche ritenute sostenibili.

Una costruzione a più livelli

La Manovra 2026 si sta rivelando una costruzione a più livelli, dove esigenze politiche e vincoli finanziari si intrecciano. Gli interventi su affitti brevi, oro e iper-ammortamento puntano a dare un segnale a famiglie e imprese, ma il quadro resta complesso.

Il vero banco di prova sarà la ricerca delle coperture e la capacità della maggioranza di tenere unita una linea comune. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se prevarrà la prudenza o un approccio più espansivo.

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