Deloitte, Confindustria e CBI per la transizione ecologica nel forum Business4Climate

- di: Daniele Minuti
 
Si è tenuto oggi Business4Climate, forum organizzato da Confindustria, Deloitte e CBI che si concentra sull'analisi delle attività che vogliono contrastare i cambiamenti climatici, che ha visto la partecipazione di responsabili politici e i principali rappresentanti aziendali, in modo da identificare un percorso comune che porti alla neutralità carbonica in vista della COP26.

Si è tenuto il forum "Business4Climate", organizzato da Confindustria, Deloitte e CBI

L'evento ha visto la partecipazione di figure di spicco come Emma Marcegaglia (Presidente del B20), Lord Karan Bilimoria (Presidente di CBI), Punit Renjen (CEO di Deloitte Global), Aurelio Regina (Presidente del Gruppo tecnico Energia di Confindustria), Fabio Pompei (CEO di Deloitte Italia), Carlo Tamburi (CEO Italia di Enel), Stefano Donnarumma (CEO di Terna) e Antonio Gozzi (Presidente del Gruppo Duferco) che hanno partecipato al dibattito presentando i primi risultati dell'iniziativa Goal 13 Impact Platform, piattaforma open source realizzata da Deloitte che raccoglie le azioni chiave e le pratiche migliori che le aziende mettono in piedi contro il climate change

Dalle prime analisi viene registrato un percorso ricco di sfide per imprese e il loro ecosistema: solo la metà delle iniziative fornite dagli intervistati punta alle emissioni o alla resilienza, con poco impatto calcolabile. La maggior parte si concentra su energia, trasporti e edifici visto che l'innovazione della catena di approvvigionamento e i cambiamenti del mercato rendono iniziative più interessanti dal punto di vista economico e meno complicate.

Date le difficoltà che le aziende hanno nello sviluppare programmi in questo campo, si va delineando uno stato di maggiore consapevolezza nel mondo su come affrontare queste problematiche: "Secondo il 28% degli intervistati" - si legge - "per costruire un programma climatico di successo occorre stabilire obiettivi ambiziosi, sviluppare piani associati e incorporarli nel cuore dell'organizzazione. La leadership e il consenso diffuso tra i dipendenti (circa il 28% degli intervistati) sono entrambi considerati importanti per creare slancio e guidare l'azione. Inoltre, il 30% delle aziende ritiene che la collaborazione con un'ampia gamma di stakeholder porti molteplici vantaggi e in molti casi è riconosciuta come un presupposto per il successo, data la natura sistemica delle sfide che molti settori si trovano ad affrontare. Le iniziative legate alla comunicazione sono molto apprezzate (circa il 21% degli intervistati), sia in termini di informazione sia di educazione degli stakeholder. Ciò riflette l'ambiente esterno dinamico, le elevate aspettative delle parti interessate e la fase iniziale di molti programmi di transizione climatica".

In Italia le imprese mostrano una prospettiva positiva verso il cambiamento climatico (la metà considera le opportunità legate al tema come fondamentali per le attività) e trovano le questioni tecnologiche e normative più rilevanti rispetto a quelle del resto del mondo. Le barriere più citate sono mancanza di tecnologia, lunghezza dei processi autorizzativi e mancanza di linee a livello nazionale. In più c'è sempre difficoltà nel coinvolgere la catena del valore in progetti di taglio delle emissioni, cosa che frena il progresso generale.

Fabio Pompei, CEO Deloitte Italia (nello foto), ha commentato: "Le imprese italiane stanno incrementando le iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale, puntando soprattutto su rinnovabili ed efficienza energetica. Nonostante il loro crescente impegno per l'azione per il clima, le aziende italiane devono ancora affrontare significative barriere interne ed esterne. Ma il momento di agire per prevenire l'emergenza climatica è adesso: per questo Deloitte si impegna ad aiutare le imprese italiane in questa sfida. Un impegno che intendiamo realizzare con "Impact for Italy", il progetto e la filosofia che la nostra azienda ha lanciato in Italia nel 2020 con l'obiettivo di contribuire a una crescita più sostenibile e alla competitività del Paese. Per raggiungere tale ambizione, Deloitte ha creato la Goal 13 Impact Platform, una piattaforma online focalizzata sulle azioni in ambito climatico del settore privato, che copre sia la riduzione delle emissioni che l'adattamento. È uno strumento unico che amplifica i progressi contro il clima, facilita l'apprendimento e la collaborazione tra le aziende e guida l'azione collettiva verso le sfide condivise".

Emma Marcegaglia, Chair B20 Italy, ha aggiunto: "Credo che la Goal 13 Impact Platform sia in grado di mostrare l’impegno della comunità imprenditoriale rispetto alla crisi climatica e diventare uno strumento utile a supporto delle politiche dei paesi del G20. La business community ricopre un ruolo di primo piano per garantire uno sviluppo economico capace di rispettare e preservare l’ecosistema della Terra. I primi risultati di Goal 13 Impact Platform dimostrano che molte aziende hanno già messo in atto azioni importanti per diminuire le emissioni di carbonio e andare nella direzione della neutralità. Il 7 e 8 ottobre a Roma, nel corso del Summit finale del B20, chiederemo ai governi del G20 di sostenere e incentivare le politiche industriali positive, promuovere standard internazionali per le metriche ESG e un efficace meccanismo di carbon pricing. Il cambiamento climatico è tanto un nodo centrale di governance aziendale, quanto una questione di politica sociale, economica e pubblica. Per questo servono nuovi modelli di partnership pubblico-privato per sostenere la transizione verso un mix energetico neutrale".

Aurelio Regina, Presidente del Gruppo tecnico Energia di Confindustria, ha concluso: "La strategia europea di lungo termine prevede il raggiungimento della cosiddetta neutralità climatica (zero emissioni nette) nei prossimi 30 anni, attraverso una forte crescita della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, una diffusione del gas verde e dell'e-fuel, correlati e un aumento dell'efficienza degli impianti e una trasformazione delle tecnologie a disposizione dei clienti finali. Riteniamo fondamentale coniugare l'obiettivo di sostenibilità con le esigenze di competitività, creando opportunità di sviluppo industriale, per raggiungere tale obiettivo occorre agire lungo diverse direttrici di policy, dal rafforzamento delle filiere tecnologiche, all’accelerazione burocratica, fino alla promozione degli investimenti".
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