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Imprese e sindacati alleati incalzano il governo: misure urgenti contro i dazi USA per salvare l’economia italiana

- di: Marta Giannoni
 
Imprese e sindacati alleati incalzano il governo: misure urgenti contro i dazi USA per salvare l’economia italiana
L’annuncio dell’amministrazione Trump di imporre dazi del 20% sui prodotti italiani ha scatenato una reazione immediata da parte di imprese e sindacati, che sollecitano il governo italiano ad adottare misure concrete per proteggere l’economia nazionale e l’occupazione.

Confindustria: impatto devastante sui settori chiave
Emanuele Orsini (foto), presidente di Confindustria, ha evidenziato che l’Italia esporta annualmente beni per 65 miliardi di euro verso gli Stati Uniti, generando un surplus commerciale di 42 miliardi. I settori più colpiti includono il farmaceutico, l’alimentare, la meccanica per la produzione e il tessile-moda. Orsini ha sottolineato che l’impatto dei dazi sarà “imponente” e ha esortato l’Unione Europea a negoziare con fermezza per evitare ulteriori escalation.  

Sindacati: a rischio migliaia di posti di lavoro
I sindacati manifestano profonda preoccupazione per le ripercussioni occupazionali derivanti dai dazi. Confartigianato stima che siano a rischio 33.000 posti di lavoro nella filiera manifatturiera orientata all’export verso gli Stati Uniti, con particolare attenzione alle micro e piccole imprese, che potrebbero perdere 13.000 occupati. 

Pressione sul governo per azioni immediate
Di fronte a questa crisi imminente, imprese e sindacati intensificano il pressing sul governo affinché adotti misure urgenti. Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico, ha dichiarato: “Bisogna reagire: con una voce unica europea, con la schiena dritta, in modo mirato e proporzionato. Con un obiettivo preciso: costringere Trump a negoziare, scongiurare una guerra commerciale senza limiti e evitare la delocalizzazione di produzioni manifatturiere”. 

Richiesta di un tavolo di crisi con le istituzioni europee
Emanuele Orsini ha inoltre sollecitato l’Unione Europea a considerare misure straordinarie per contrastare l’attacco statunitense, evidenziando che le politiche commerciali di Trump mirano a “deindustrializzare il continente europeo”. 

Settore agroalimentare: Coldiretti lancia l’allarme
Il settore agroalimentare è particolarmente esposto. Coldiretti stima che i dazi potrebbero comportare un rincaro di 1,6 miliardi di euro per i consumatori americani, con un conseguente calo delle vendite che danneggerebbe gravemente le imprese italiane e favorirebbe il fenomeno dell’italian sounding.  

Reazioni a livello regionale: l’allarme in Emilia-Romagna
Anche a livello regionale, le preoccupazioni sono elevate. Confcooperative Emilia-Romagna ha evidenziato che l’export verso gli USA ammonta a 10,5 miliardi di euro, con l’agroalimentare particolarmente a rischio. Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, ha sottolineato le pesanti ripercussioni che i dazi avranno sull’economia regionale.  

Necessità di una risposta coesa e tempestiva
L’Italia si trova di fronte a una sfida economica senza precedenti. La collaborazione tra governo, imprese e sindacati è essenziale per sviluppare una strategia efficace che protegga i settori produttivi nazionali e salvaguardi l’occupazione. È imperativo che il governo italiano, in sinergia con l’Unione Europea, agisca con determinazione per affrontare questa crisi e tutelare l’economia del Paese.

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