Credem emette con successo il primo Green Bond per 600 milioni di euro

- di: Daniele Minuti
 
Credem ha annunciato la sua prima emissione obbligazionaria green destinata a investitori istituzionali per un ammontare totale di 600 milioni di euro, con l'obiettivo di dare sostegno a progetti ambientali. Un'operazione che ha ottenuto favore da parte del mercato, con una richiesta di quasi 2 volte l'offerta.

Credem emette con successo il primo Green Bond

L'emissione è una nuova opzione nelle attività di raccolta del gruppo: il rating atteso è di Baa3 da parte di Moody's e il bond avrà una durata di 6 anni (la scadenza è fissata quindi per il 19 gennaio del 2028) con possibilità di rimborso anticipato al penultimo anno e spread di 105 punti base sopra il tasso Mid Swap di riferimento.

Nella nota viene spiegato come sia previsto il pagamento di una cedola annuale dello 1,125% e che l’emissione obbligazionaria di Credem sia stata collocata da un sindacato composto da Crédit Agricole (attiva nel ruolo di structuring advisor e global coordinator del ESG framework del Gruppo), Société Générale, Natixis e Barclays in qualità di joint lead managers.

Il 59% dell’emissione è stata collocata ad investitori istituzionali del nostro Paese mentre la quota restante del 41% è andata a investitori esteri con percentuale dominante dalla Francia e da Germania-Austria-Svizzera (Rispettivamente 20% e 9%)    investitori stranieri, principalmente Francia (20%) e Germania/Austria/Svizzera (9%).

Rossella Manfredi, responsabile Business Unit Finanza di Credem, ha commentato: "Siamo molto orgogliosi di aver finalizzato la nostra prima emissione di obbligazioni green. Questa operazione inaugura la nostra nuova strategia di funding che vuole contribuire al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che il Gruppo si è dato nell’ambito della sostenibilità del proprio modello di business. Con questa emissione il Gruppo continua nel percorso di supporto a progetti che abbiano un positivo impatto ambientale contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ribaditi dalla comunità internazionale anche nel corso del vertice di Glasgow".
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