Covid-19: l'Ue potrebbe bloccare viaggi non essenziali dagli Stati Uniti

- di: Jean Aroche
 
L'Unione europea è pronta a "raccomandare" di fermare i viaggi non essenziali dagli Stati Uniti a causa della diffusione di Covid-19. La notizia, trapelata ieri da ambiente di Bruxelles, rischia di essere, se confermata, un colpo mortale per alcuni settori economici cruciali di molti Paesi che, a cominciare dall'Italia, vedono nell'industria turistica uno dei pilastri delle rispettive economie.

Un settore che il turismo in arrivo dagli Stati Uniti alimenta in modo massiccio e che, venuto a mancare lo scorso anno, ha provocato un ''buco'' di molti miliardi. La decisione - su cui solo nelle prossime ore ci sarà più chiarezza - sarebbe da mettere in relazione al lievitare del tasso medio di infezione degli Stati Uniti che ora è superiore a quello dell'Unione europea.

A spingere verso questo giro di vite è la presidenza di turno dell'Unione europea (la Slovenia), che la scorsa settimana ha raccomandato di rimuovere gli Stati Uniti e altri cinque Paesi dall'elenco di quelli autorizzati a fare viaggi non essenziali. Questo elenco, che viene rivisto ogni due settimane, in base all'andamento della curva dei contagi, non è comunque vincolante per gli Stati membri. Ma, negli ultimi mesi, ha generalmente stabilito un indirizzo che regola gli ingressi nei Paesi dell'Unione.

Alcuni Paesi - tra i quali l'Italia, almeno stando alle sue recenti politiche in materia - potrebbero decidere di continuare ad autorizzare i turisti statunitensi se possono dimostrare di essere stati vaccinati. L'eventuale inserimento degli Stati Uniti nella lista dei Paesi ''a rischio'' per quanto riguarda i viaggi potrebbe essere messa in relazione al fatto che Washington ha mantenuto il divieto di viaggi di cittadini europei verso l'America ritenuti non essenziali.
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