Confindustria rilancia il taglio del cuneo fiscale. Bonomi: "L'analisi dell'Ocse ci dà ragione"

- di: Daniele Minuti
 
Il taglio del cuneo fiscale è un argomento sul quale Confindustria insiste da tempo, indicandolo come la prima ricetta da applicare al ''malato Italia'' per ridare forza alla nostra economia. A rendere giustizia alle argomentazioni di Confindustria giungono i numeri dell'Ocse che, come ha detto Carlo Bonomi, presente al Forum di Davos - ''inchiodano l'Italia. In Italia c'è un cuneo del 46% contro la media Ocse del 34%, un cuneo pagato per l'84% dalle imprese contro la media Ocse del 77% e con lavoratori che percepiscono il 70% della loro retribuzione lorda contro il 75% della media Ocse. Questo ci rafforza nell'idea che sosteniamo da un anno del taglio del cuneo fiscale".

Confindustria rilancia il taglio del cuneo fiscale

Bonomi ha quindi puntato il dito su chi alimenta delle polemiche, che sono, ha detto, il ''segno evidente che non si ha la volontà o la capacità di affrontare questo tema". Per Bonomi, davanti all'aumento dei dei prezzi che incide sul reddito disponibile, occorre avere la forza di attuare in taglio del cuneo fiscale.

"Dobbiamo" - ha sottolineato il presidente di Confindustria - "mettere più soldi nelle tasche degli italiani, specie gli italiani con un reddito sotto i 35mila euro. Noi abbiamo proposto un intervento di 16 miliardi concentrato per la fascia sotto i 35.000 euro che vada per i due terzi a favore dei lavoratori e per un terzo a favore delle imprese. Vorrebbe dire mettere in tasca ai lavoratori 1223 euro per tutta la loro attività lavorativa, una mensilità in più. Non capisco perché non si voglia fare questo intervento".
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