Confcommercio: "Regna l'incertezza su investimenti e consumi"

- di: Redazione
 

L'ultima Congiuntura Confcommercio elaborata dall'Ufficio Studi dipinge un quadro di grande incertezza, che va a incidere sulle scelte di consumo e investimento degli italiani.

Confcommercio: "Regna l'incertezza su investimenti e consumi"

Il direttore del Centro Studi, Mariano Bella, ha commentato i dati di un profilo in calo della produzione industriale e dei consumi (variazione negativa dell'ICC dello 0,3% su base mensile e annuale): "L’incertezza presso gli operatori deve indurre cautela nel giudizio dei previsori, evitando, da una parte, di rimanere troppo ancorati alle pregresse valutazioni e, dall’altra, di cambiare idea troppo repentinamente. È successo  semplicemente che il peggioramento nelle vendite di auto e una dinamica flettente delle presenze a partire da aprile (evidenze provvisorie) non è stato compensato da spunti favorevoli nel resto del paniere d’acquisto delle famiglie consumatrici. Insomma, come paventavamo qualche mese fa, i servizi e il turismo potrebbero non bastare a rimettere in carreggiata la spesaLa nostra stima per giugno è di una variazione dello 0,2% congiunturale e dello 0,9% su base annua. Il taglio dei tassi di riferimento da parte della BCE è stato inferiore alle nostre attese. Pertanto le imprese, soprattutto quelle italiane, si confrontano, e sembra dovranno farlo per molto tempo, con tassi d’interesse reali particolarmente elevati. Si deve puntare tutto, quindi, sulla stabilità o l’ulteriore ridimensionamento, dell’inflazione, profilo che rafforzerebbe il potere d’acquisto del reddito da lavoro e, in un contesto privo di shock rilevanti sull’occupazione, consolidare un percorso di crescita dei consumi, con conseguente sostegno al PIL".

Con il passare dei mesi, l’obiettivo di raggiungere una variazione del PIL all’1% o poco sopra richiede condizioni sempre più stringenti. La stima per il secondo quarto dell’anno in corso per il PIL è moderatamente negativa in termini congiunturali (-0,1%) e ancora allo 0,7% la variazione tendenziale. Uno stop che potrebbe essere superato grazie ai servizi e, ancora, al turismo in senso lato - trasporti, cultura, alloggio e ristorazione - a partire da luglio.

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