Confartigianato Studi, le filiere e l'apporto delle MPI: al top moda, arredamento e utensileria

- di: Barbara Bizzarri
 
La filiera produttiva comprende l’insieme delle attività che compongono l’intera catena del valore di un bene o servizio, dalla progettazione alla vendita. Alla filiera partecipano le imprese con attività di produzione di materie prime, semilavorati, prodotti finiti, macchinari a uso specifico della filiera e quelle che offrono servizi quali trasporto e logistica, consulenza, R&S, marketing e altro. Il sistema produttivo italiano si articola lungo 28 filiere censite dall’Istat: un giacimento straordinario di conoscenza sulle filiere è rappresentato da una analisi dei flussi di fatturazione elettronica, ad oggi ancora scarsamente esplorati.

Confartigianato Studi, le filiere e l'apporto delle MPI: al top moda, arredamento e utensileria

L’analisi di filiera è di grande rilevanza per valutare la propagazione degli impulsi derivanti da shock esterni ovvero da interventi di politica economica all’interno dell’economia e nell’analisi della competitività di un sistema produttivo, e le direttive europee sulla sostenibilità considerano le catena di attività a monte delle imprese soggette ad obblighi, coinvolgendo le imprese che effettuano forniture di beni e/o servizi.

La filiera produttiva acquista poi rilevanza ai fini degli interventi di politica economica, come nel caso degli investimenti per la competitività e resilienza delle filiere produttive previsto nel PNRR: nell’intervento sono considerate le filiere strategiche dell’agroindustria, design, moda e arredo, automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica e chimico/farmaceutico.

Circa otto imprese su dieci (79,6%) partecipano a una sola filiera, una su dieci (11,3%) partecipa a 2 filiere, il 4,3% a tre filiere, il 2,1% a quattro filiere e il 2,8% a cinque filiere ed oltre.

In relazione al peso sul PIL, la prima tra le 28 filiere è quella dell’Agroalimentare con 130,9 miliardi di euro di valore aggiunto. Un approfondimento sulla filiera più rilevante è proposta nell’ultimo numero di Spirito Artigiano con l’articolo “La vocazione artigiana della filiera agroalimentare spinge il made in Italy” a firma di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi. A seguire, le filiere di Edilizia con 120,2 miliardi, Mezzi di trasporto su gomma con 110,3 miliardi, Energia con 87,1 miliardi, Apparecchiature elettriche industriali, macchine e lavorati a uso non dedicato per specifiche filiere con 78,1 miliardi, Farmaceutica, prodotti per la cura e la pulizia personale, animale e della casa con 70,2 miliardi, Abbigliamento, calzature, accessori vestiario, anche a uso sportivo con 64,5 miliardi, Sanità e assistenza sociale con 55 miliardi, Arredamento per casa o ufficio con 51,2 miliardi, Infrastrutture e servizi di telecomunicazione con 50,8 miliardi, Apparecchiature elettriche o elettroniche a uso domestico con 49 miliardi, Turismo e tempo libero con 47 miliardi, Economia circolare e gestione dei rifiuti con 44,1 miliardi, Infrastrutture e servizi di trasporto su gomma con 39,2 miliardi, Finanza con 37 miliardi, Utensileria e minuteria non elettrica, a uso domestico, industriale e professionale con 34,6 miliardi, Aero-spazio e difesa con 23,1 miliardi, Mezzi di trasporto su acqua con 23 miliardi, Servizio idrico con 21,4 miliardi, Mezzi di trasporto su rotaia o via cavo con 20,9 miliardi, Editoria con 20 miliardi, Infrastrutture e servizi di trasporto su rotaia e via cavo con 17,2 miliardi, Istruzione e formazione professionale con 16,9 miliardi, Infrastrutture e servizi per il trasporto aereo, aerospaziali e di difesa con 14 miliardi, Contenuti audio e audiovisivi con 12,5 miliardi, Preziosi con 10,8 miliardi e Infrastrutture e servizi di trasporto su acqua con 10,2 miliardi.

Volgendo l’attenzione alle 12 filiere centrate su prodotti della manifattura, si calcola che in media l’apporto delle micro e piccole imprese (MPI) è pari al 43,5% del valore aggiunto della filiera: quella a maggiore vocazione di piccola impresa è rappresentata da Abbigliamento, calzature e accessori, con il 48,8% del valore aggiunto della filiera generato da 74mila imprese tra 3 e 49 addetti (MPI), seguito da Arredamento per casa o ufficio con il 47,2% generato da 68mila MPI, Utensileria e minuteria non elettrica, a uso domestico, industriale e professionale con il 46,5% generato da 44mila MPI, Agroalimentare con il 44,8% generato da 200mila MPI, Aero-spazio e difesa con il 44,6% generato da 7mila MPI, Apparecchiature elettriche o elettroniche a uso domestico con il 43,8% generato da 42mila MPI, Apparecchiature  elettriche industriali, macchine e lavorati a uso non dedicato per specifiche filiere con il 43,7% generato da 49mila MPI, Preziosi con il 43,5% generato da 10mila MPI, Mezzi di trasporto su acqua con il 42,1% generato da 14mila MPI, Farmaceutica, prodotti per la cura e la pulizia personale, animale e della casa con il 41,1% generato da 54mila MPI, Mezzi di trasporto su rotaia o via cavo con il 40,3% generato da 7mila MPI e Mezzi di trasporto su gomma con il 38,1% generato da 98mila MPI.

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