Confartigianato, al via “Montagna Futura”: progettazione e azione turistica dinanzi ai cambiamenti climatici

- di: Barbara Bizzarri
 

FOTO: confartigianatoimpresepadova.it

Parte dal Veneto il nuovo percorso di approfondimento ‘Montagna futura’ di Confartigianato che si snoderà in quattro tappe attraverso le vocazioni territoriali di altrettante regioni italiane e culminerà in un evento finale a Roma. L’idea nasce dalla consapevolezza delle nuove opportunità offerte all’ecosistema montagna, complice anche il disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane (in fase di avvio l’iter parlamentare). I territori montani da “aree svantaggiate” potrebbero diventare contesti di opportunità, ed i fenomeni climatici e tecnologici potranno dare forma a nuove dinamiche territoriali ed economiche”: ad affermarlo, Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto (nella foto), nell’aprire i lavori del seminario “Le terre alte davanti a nuovi scenari climatici: il tempo della progettazione e dell’azione per il turismo” organizzato oggi a Belluno da Confartigianato Imprese, Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Imprese Belluno e a cui sono intervenuti, tra gli altri, Claudia Scarzanella, Presidente Confartigianato Imprese Belluno; Oscar De Pellegrin, Sindaco di Belluno; Roberto Padrin, Presidente Provincia Belluno e Gianpaolo Bottacin, Assessore all’Ambiente, Clima, Protezione civile, Dissesto idrogeologico.

Confartigianato, al via “Montagna Futura”: progettazione e azione turistica dinanzi ai cambiamenti climatici

“Vanno superati - sottolinea Boschetto -, alcuni problemi di fondo da risolvere con politiche mirate. L’inverno demografico che coinvolge le aree montane in misura maggiore rispetto al resto della regione sia la popolazione che le imprese, potrebbero subire una forte accelerazione se non verranno individuati tempestivamente strumenti opportuni. Il problema demografico si accompagna ad uno spopolamento legato al venir meno della competitività dei territori e alla minore attrattività verso i giovani. Un ulteriore trend significativo è l’invecchiamento della popolazione che impatta sul mercato del lavoro e sulle dinamiche imprenditoriali. A tale riguardo va evidenziato che da alcuni anni è in atto una progressiva riduzione del numero delle imprese che si accompagna però ad una diversa strutturazione delle stesse: le dimensioni medie delle imprese montane sono cresciute confermando quindi le eccellenze ed il saper fare tipici di questi territori. Un altro dato da attenzionare è il numero di istituti di cura che non garantisce servizi socio sanitari adeguati ai bisogni della popolazione, così come i servizi dati dagli sportelli bancari. Il territorio montano sconta inoltre una fragilità della diffusione di internet: solo il 29% delle famiglie ha una adeguata connessione. Crediamo, e mi rivolgo in primis ai decisori pubblici, necessaria una condivisione tra tutti gli stakeholder di politiche che siano in grado di garantire servizi anche educativi oltre che assistenziali affinché le esigenze dei giovani e delle famiglie vengano soddisfatte e non risentano di logiche di costo”.

“I cambiamenti climatici sono una realtà. L’agenza della Regione Veneto ARPAV ha, ad esempio, registrato un aumento di 1.5 gradi della temperatura media negli ultimi trent’anni e ben di 0,57 gradi negli ultimi 10 e gli effetti estremi oramai si susseguono - ha esordito Gianpaolo Bottacin, Assessore all’Ambiente e Dissesto idrogeologico -. La Regione e il mio Assessorato sono impegnati in forti azioni di adattamento e mitigazione, per cui abbiamo già approvato il Piano Trasporti ed a breve andrà in Giunta il nuovo Piano Energetico che prevede di sfruttare la grande opportunità del fotovoltaico, ma anche l’idroelettrico. Fonte rinnovabile quest’ultima non più estensibile ma che, grazie all’opportunità data da una norma nazionale, vede la nostra Regione allo stesso grado di autonomia di Trento e Bolzano. Questo significa che a scadenza delle concessioni ci saranno ricadute per milioni di euro per il territorio”.

“Siamo particolarmente orgogliosi che, grazie ad un lavoro di squadra ammirevole la riflessione di Confartigianato sulla Montagna parte da Belluno - ha affermato Claudia Scarzanella, Presidente Confartigianato Imprese Belluno -.  Gli artigiani sono attori fondamentali per il processo di cambiamento e adattamento che ci stanno chiedendo la natura e la società. Alta qualità, sostenibilità, basso impatto ambientale, riuso, durabilità del prodotto e flessibilità sono aspetti tangibili ma anche valoriali. Ciò deve diventare elemento fondamentale per valorizzare l’artigianato e i suoi prodotti ma anche i territori che li producono, diventando così determinanti per l’accoglienza e l’attrattività. Per noi è particolarmente importante se pensiamo ai numeri sullo spopolamento (-5,1% nel decennio 2011-2021, stima su dati Demoistat) e all’invecchiamento che vedono le nostre comunità impoverite dove spesso si fatica a garantire i servizi essenziali. Ci affacciamo anche al grande evento delle Olimpiadi che deve essere occasione per consolidare le risposte ai bisogni del nostro territorio. Questa è una sfida possibile solo grazie al confronto tra le governance locali e ad una collaborazione coordinata tra pubblico e privato. E quello di oggi può essere esercizio virtuoso dove la Confartigianato con le sue imprese ha un ruolo essenziale nel dialogo costruttivo per la montagna del futuro”.

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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