CNA: "Entro il 2028 necessari 1,7 milioni di lavoratori. È ora di modernizzare la legge quadro sull’artigianato"

- di: Barbara Bizzarri
 

Nel corso dell'assemblea annuale della CNA, "Giovani e lavoro - Sfide e soluzioni per artigiani e Pmi", aperta da un messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e a cui hanno partecipato anche i ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il presidente Dario Costantini ha evidenziato che “nei prossimi cinque anni le micro e piccole imprese dovranno assumere 1,7 milioni di lavoratori tra turn-over e aumento degli organici, ma riscontrano crescenti difficoltà nel trovare personale”.

CNA: "Entro il 2028 necessari 1,7 milioni di lavoratori. È ora di modernizzare la legge quadro sull’artigianato"

Nella sua relazione Costantini ha sottolineato che l'inverno demografico "è la grande emergenza" del Paese, citando i numeri secondo cui soltanto negli ultimi 10 anni sono stati persi 2 milioni di giovani tra i 20 e i 40 anni. Sono 300 mila, inoltre, i giovani che hanno lasciato l'Italia mentre la quota di chi non studia e non lavora è arrivata a 2 milioni: "È nostro dovere dare risposte alle imprese" ha aggiunto Costantini, sottolineando che l'anno scorso "abbiamo raggiunto le 2 milioni di ore di formazione per mestieri sempre più avanzati tecnologicamente". Il presidente di Cna ha quindi annunciato a breve la firma di un protocollo con il ministero dell'Istruzione e del Merito per sensibilizzare i giovani verso il lavoro artigiano: "Stiamo realizzando in Egitto il primo progetto europeo sui corridoi professionali per l'artigianato con la collaborazione dei ministeri degli esteri, dell'interno, del lavoro e dell'Unione europea". Cna inoltre ha sottoscritto due protocolli "con la Comunità di Sant'Egidio e con quella di San Patrignano per l'inserimento di giovani svantaggiati nelle nostre aziende, luoghi familiari e protettivi".

"Dopo 40 anni è tempo di modernizzare la legge quadro sull'artigianato”, ha aggiunto Costantini, spiegando che "la legge quadro è del 1985, eravamo in un mondo molto diverso da oggi e anche gli artigiani sono cambiati. È necessario aggiornarla per la sopravvivenza dell'artigianato italiano che rappresenta un elemento essenziale del Made in Italy". Costantini inoltre ha indicato la necessità di favorire il passaggio generazionale: "Il 55% dei titolari di micro e piccole imprese ha oltre 50 anni, il 10% addirittura è over 70. Soltanto un'impresa su tre passa dal padre ai figli. Così disperdiamo conoscenze e saperi". Nonostante le difficoltà, però, c’è anche una maggiore attenzione delle micro e piccole imprese alle nuove tecnologie, in particolare all'intelligenza artificiale, vista come un'opportunità: "Il 50% delle nostre imprese è intenzionata a utilizzare l'intelligenza artificiale per migliorare la competitività ed è impiegata già da una start up su tre". 

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