Cina: nuove regole per fermare Ipo americane su aziende tecnologiche

- di: Redazione

30/08/2021

La Cina prevede di proporre nuove regole che vieterebbero alle aziende con grandi quantità di dati sensibili dei consumatori di diventare pubbliche negli Stati Uniti. Le nuove regole vieterebbero, per aziende cinesi, di ricorrere ad Ipo (acronimo inglese per Initial public offering, cioè un'offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato) che arrivino dall'America e riguardino società tecnologiche ad alto contenuto di dati.

Lo rivela oggi il Wall Street Journal, sostenendo che la decisione di Pechino vanificherà le ambizioni di aziende tecnologiche del Paese di quotarsi all'estero.
La decisione è la conseguenza di quanto il regolatore della Borsa cinese sta comunicando ad alcune società e investitori internazionali in merito alle nuove regole che vieterebbero, alle società che operano utilizzando la Rete e che detengono una serie di dati relativi agli utenti, di essere quotate all'estero.

In particolare, il regolatore ha detto chiaramente che le regole sono rivolte alle società che cercano Ipo tramite unità costituite al di fuori del Paese. I funzionari della China Securities Regulatory Commission hanno affermato che è probabile che le aziende con dati meno sensibili, come quelle dell'industria farmaceutica, possano ancora ottenere l'approvazione normativa cinese per le quotazioni estere.

Secondo gli analisti del WSJ, é probabile che le nuove regole aiutino Pechino a esercitare un maggiore controllo sulla complessa struttura finanziaria utilizzata dalle più grandi aziende tecnologiche cinesi per eludere le restrizioni sugli investimenti stranieri. Questo perché settori come Internet, Telecomunicazioni e Istruzione sono ritenuti sensibili, sia politicamente che per la sicurezza nazionale. Sono cronaca recente le iniziative con le quali i giganti della tecnologia cinese, tra cui Alibaba, Didi Global e Tencent hanno utilizzato la struttura aziendale nota come "Entità a interesse variabile" per attrarre capitali esteri e quotarsi offshore.

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