Il Capodanno italiano si conferma un momento cruciale per l’economia agroalimentare nazionale, con una spesa complessiva di 2,5 miliardi di euro. Secondo l’analisi di Coldiretti/Ixè, quasi 40 milioni di italiani hanno scelto di trascorrere l’ultima notte dell’anno a casa, tra convivialità e prodotti tipici, mantenendo stabile il budget medio rispetto al 2024, nonostante un lieve calo del 4%.
Capodanno 2025: 2,5 miliardi di euro spesi per il cenone
Il mercato delle bollicine tricolori ha registrato un picco importante: oltre 100 milioni di bottiglie di spumante stappate durante le festività, con il Capodanno che ne rappresenta il momento di massimo consumo. Il dato conferma la centralità delle produzioni nazionali, che continuano a dominare il mercato interno, con una crescita significativa rispetto ai prodotti esteri.
Parallelamente, il settore delle lenticchie – simbolo di buon auspicio e prosperità – ha visto consumi in linea con le aspettative, coprendo una quota importante dei circa 5 milioni di chili di raccolto nazionale. La domanda interna, spinta anche da un maggiore interesse per i prodotti locali come le lenticchie di Norcia e Castelluccio, ha favorito le filiere italiane, nonostante l’impatto della concorrenza dei prodotti importati.
Spese familiari sotto controllo, ma con attenzione alla qualità
Nonostante l’inflazione abbia inciso sui prezzi di molte categorie alimentari, le famiglie italiane hanno optato per un cenone all’insegna della qualità. La spesa si è concentrata su prodotti tradizionali, privilegiando le eccellenze del Made in Italy. Dolci come panettone e pandoro, insieme a carni e formaggi, hanno trainato il mercato natalizio, sostenendo i settori chiave dell’agroalimentare.
“La stabilità del budget speso per il cenone dimostra la capacità delle famiglie di bilanciare attenzione ai costi e volontà di mantenere viva la tradizione,” afferma Coldiretti, sottolineando che la spesa media per il cenone resta una voce fondamentale per il bilancio delle festività.
Il peso economico della tradizione
Il Capodanno rappresenta non solo un momento di festa, ma anche un driver economico di primaria importanza per diversi settori produttivi. Con oltre il 70% degli italiani che ha scelto di trascorrere la serata in casa, il mercato del food & beverage ha beneficiato di una spinta significativa.
Le filiere locali hanno tratto vantaggio dalla preferenza per i prodotti Made in Italy, che si confermano centrali nella strategia di spesa delle famiglie italiane. Questa tendenza ha un impatto diretto sulle economie rurali, sostenendo piccoli produttori e aziende agricole in un periodo di alta stagionalità.
Un indicatore per il 2025
La spesa per il cenone di Capodanno offre uno spaccato significativo sul comportamento economico delle famiglie italiane: nonostante le difficoltà legate all’aumento dei prezzi, la capacità di spesa resta solida, con un occhio di riguardo per la qualità e il sostegno al mercato interno.
Il Capodanno, dunque, non è solo un’occasione di convivialità, ma un motore economico che conferma l’importanza delle festività nel sostenere settori chiave della filiera agroalimentare italiana, proiettando segnali positivi per l’inizio del nuovo anno.